Il Pet Sitter si occupa del benessere del cane e del gatto che la famiglia umana gli affida. Per questo, durante l’incontro con i referenti, è necessario porre le domande utili ad evidenziare le “caratteristiche” dell’animale.
Ecco alcuni utili consigli che ci offre il Medico Veterinario esperto in comportamento.

Come deve comportarsi il pet sitter al primo appuntamento con il cliente.
Il primo appuntamento è fondamentale, perché consente di raccogliere tutte le informazioni utili al fine di effettuare una buona custodia, in sicurezza e serenità dell'animale, del referente e del professionista.
Si consiglia di fissare il primo appuntamento presso l’abitazione della famiglia per raccogliere i dati necessari e, nel caso del cane, di realizzare insieme ai proprietari e all’animale una breve passeggiata.
L’osservazione del comportamento del cane o del gatto, inoltre, consente di notare altri “particolari” utili all’intervento di pet sitting.
Stilare una scheda per ciascun animale e archiviarla su pc o sullo smartphone permette di avere le necessarie informazioni a portata di mano senza ricordarle a memoria.
Così facendo sarà possibile annotare in tempo reale la durata dell’intervento, le attività svolte ed eventuali osservazioni o atteggiamenti “anomali” mostrati dall’animale durante il periodo di affidamento.
Si consiglio di inviare alla famiglia un resoconto scritto al termine del periodo di pet sitting per lasciare una traccia consultabile anche da altre figure professionali del settore.
Domande da fare e dati da raccogliere da parte del pet sitter
Ecco un elenco dei principali dati da raccogliere:
- Dati principali del pet owner: cognome, nome, indirizzo, numero di cellulare e indirizzo mail dei referenti, così da avere più contatti da chiamare in caso di emergenza;
- Immagini: una fotografia dell’animale con il nome e il numero di microchip (in caso di fuga del cane o del gatto è fondamentale comunicare tale numero così da permetterne l’identificazione);
- Dati dei medici di riferimento: Cognome, nome, indirizzo, numero di telefono/ cellulare del Medico Veterinario curante del cane e del gatto;
- Dati sanitari: copia del libretto sanitario con informazioni dettagliate sulle allergie a farmaci o ambientali dell’animale;
- Farmaci e integrazioni: quali integratori alimentari e/o farmaci il cane e il gatto assumono (la dose, la frequenza e la modalità di somministrazione -direttamente in bocca, con il cibo-);
- Alimentazione: che cosa mangia l’animale (cibo commerciale secco o umido, cibo casalingo, altro), la frequenza di somministrazione dei pasti (una, due o più volte il giorno),
- Premietti: la marca o il tipo dei premietti utilizzati abitualmente;
- Patologie e disturbi eventuali: L’eventuale abitudine a ingestione di materiale non edibile da parte del cane e del gatto (sassi, frammenti di plastica, tessuti, cavi elettrici, elastici per capelli e così via);
- Fobie e timori: le paure dell’animale (botti, temporali, rumori, persone estranee, altri cani o gatti) e come cane o gatto le affrontano (cercano di scappare, diventano aggressivi, si avvicinano alla persona per ricevere conforto);
- Attività ludiche preferite: Per quanto riguarda il gatto, quali giocattoli l’animale preferisce e in quali giochi “di coppia” si lascia coinvolgere con più facilità;
- Guinzaglieria: Per quanto riguarda il cane, quali strumenti indossa durante la passeggiata (collare, pettorina svedese, norvegese o antifuga, guinzaglio o lunghina),
- Preferenze di luoghi: quali i percorsi che l’animale preferisce realizzare e quali giochi gli piacciono di più;
- Museruola: per quanto riguarda il cane è opportuno sapere se è capace di indossare la museruola poiché, qualora le forze dell’ordine lo richiedano, è obbligatorio applicarla durante la passeggiata.
Domande sul comportamento: cosa deve sapere il pet sitter sull'animale che deve accudire?
È necessario rilevare la presenza di un comportamento di aggressione poiché può minare la sicurezza delle persone, di altri animali o del Pet Sitter stesso.
Per questo bisognerà valutare:
- La presenza di un comportamento di aggressione (ringhio e/ o morso e/ o graffio)
- In quale occasione il cane o il gatto lo realizzano (per esempio mettere/ togliere gli strumenti necessari alla passeggiata, somministrare il cibo, togliere un oggetto dalla bocca, durante il contatto fisico, il gioco o la pulizia della cassetta);
- Come si comporta l’animale in occasione dell’ingresso, della permanenza e dell’uscita dall’abitazione di persone estranee così da prevenire eventuali comportamenti di aggressione, anche nei confronti del Pet Sitter stesso;
- Per quanto riguarda il cane, è necessario conoscere la socievolezza con le persone e gli altri animali durante la passeggiata così da prevenire eventuali comportamenti di aggressione.
Il Pet Sitter deve informarsi anche sulle situazioni che possono mettere a rischio la salute dell’animale come la somministrazione di alimenti non idonei (in caso di intolleranze alimentari) o le lunghe passeggiate in presenza di malattie che limitano l’attività fisica (per esempio le malformazioni a carico delle articolazioni, le patologie cardiache e così via).
È opportuno ricordare che quando la temperatura e l’umidità esterne sono elevate, soprattutto i cani che appartengono a razze brachicefale (come il carlino, il bouledogue francese, il bulldog inglese, il boxer e così via) devono essere accuditi con attenzione: una semplice passeggiata, infatti, può indurre lo sviluppo di un colpo di calore, un evento che mette a serio rischio la vita dell’animale.