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Ectoparassiti in toelettatura: a cosa prestare attenzione

Durante una sessione di toelettatura è possibile trovarsi davanti ad alterazioni del pelo, della pelle e, in alcuni casi, addirittura a quegli insetti o aracnidi che prendono il nome di “ectoparassiti”.

Asciugatura cane

A cosa prestare attenzione prima della toelettatura

I cambiamenti più evidenti, durante un’infestazione da ectoparassiti sono, spesso, quelli del pelo e della cute: la presenza di aree senza pelo, un pelo malriposto o secco, la presenza di forfora, una pelle arrossata con croste o papule sono alcune delle alterazioni più comuni. Anche la sensazione di prurito, con un atteggiamento irrequieto del pet, è spesso evidente. Alcuni parassiti possono localizzarsi in specifiche aree del corpo, come la testa o le orecchie, focalizzando le alterazioni precedentemente citate in quelle specifiche aree.

Se la situazione risulta particolarmente grave, tutte queste informazioni possono risultare utili per il Medico Veterinario, permettendo di restringere il campo delle possibilità sulle cause e gli eventuali parassiti presenti nel pet, permettendo di scegliere in modo oculato eventuali test necessari per una diagnosi.

Controllo del pelo

Cosa fare quando si trovano degli ectoparassiti

Durante una normale ispezione del pelo e della pelle da parte di un attento osservatore, si possono scorgere dei parassiti adulti, le loro forme larvali o le loro uova. Ectoparassiti visibili ad occhio nudo sono le zecche, degli aracnidi di circa 5 millimetri, mentre in molti altri casi il riconoscimento va fatto utilizzando un microscopio, come per gli acari, essendo grandi meno di un millimetro.

Una volta rinvenuto un parassita è possibile isolarlo all’interno di provette di plastica o vetro opportunatamente sigillate, fino ad un massimo di 24-48 ore. Per il riconoscimento sarà poi opportuno rivolgersi a personale esperto in parassitologia che, tramite le caratteristiche corporee del parassita, sarà capace di individuarne la natura.

Di seguito riportiamo i principali ectoparassiti riconoscibili nel cane e nel gatto, insieme ad alcune caratteristiche alterazioni del pelo e della pelle che possono essere riscontrate durante una sessione di toelettatura.

Zecca su un cane

Pulci

Causano tipicamente delle piccole papule sulla pelle, che portano il pet a grattarsi e sviluppare eventuali croste.

Le pulci possono, talvolta, essere visibili direttamente sui pet, ma più spesso vengono rinvenuti esclusivamente i resti delle loro feci sulla pelle: quest’ultime appaiono di colore marrone-nero, ma se prelevate con un cotton fioc o un panno bagnato rilasciano un colore rossastro (poiché sono composte da sangue digerito). Se non sono visibili né i parassiti né le loro feci, ma si ha comunque il sospetto di una pulicosi, è possibile trattare il pet con un insetticida appropriato, spazzolarlo energicamente tenendolo sopra ad un panno di colore chiaro e notare l’eventuale caduta dei parassiti.

Zecche

Causano una lieve infiammazione nel punto in cui si attaccano alla pelle per nutrirsi e sono responsabili, talvolta, della trasmissione di diverse malattie.

Si possono notare i parassiti mentre camminano sulla pelle del pet oppure attaccate ad essi durante il pasto di sangue. Quando sono già attaccate è comunque possibile effettuare una rimozione sicura se si hanno a disposizione l’attrezzatura e le capacità manuali adatte.

Acari

Spesso causano alterazioni della pelle nella regione della testa, ma possono anche diffondersi in altre parti del corpo. Alcuni acari, chiamate Cheyletiella, causano un’infiammazione della pelle caratterizzata da abbondante forfora, in mezzo alla quale è talvolta possibile notare questi parassiti muoversi (da cui il nome popolare di “forfora che cammina”). Il prurito e la perdita di pelo possono essere soltanto di lieve entità.

Altri acari, come i Sarcoptes (responsabili dello sviluppo della malattia che prende il nome di “scabbia”) causano invece una grave infiammazione della pelle con sviluppo di papule, croste e intenso prurito, che porta spesso allo sviluppo di ferite auto-inferte. Ciò avviene soprattutto nella regione della testa, ma può anche svilupparsi in tutto il corpo. Per evidenziare questi parassiti, così come per altri del genere Demodex, è necessario effettuare una raschiatura della cute, una procedura che deve essere effettuata con particolare cautela da parte di personale istruito, utilizzando una piccola lametta ed un microscopio.

Altri acari, come gli Otodectes, sono invece specializzati nel parassitare l’interno delle orecchie, nelle quali si accumula un materiale denso e marrone ed eventuali croste. Il prurito alle orecchie può, in questi casi, essere anche molto grave, con evidenza di scuotimenti convulsivi della testa ed escoriazione del padiglione auricolare, che possono portare allo sviluppo di infezioni gravi o di un otoematoma (grave raccolta di sangue nell’orecchio). In questi casi i parassiti possono essere evidenziati prelevando del materiale all’interno delle orecchie ed osservando il parassita al microscopio.

Pidocchi

Causano alterazioni del pelo (secco, malriposto o rotto) con sensazione di prurito e irrequietezza, che può portare a infiammazione della pelle, formazione di scaglie, croste e perdita di pelo.

Sia i parassiti sia le loro uova possono essere ritrovati attaccati ai peli del pet. È possibile prelevarli per un successivo riconoscimento spazzolando i pet sopra ad un panno di colore chiaro o staccando con una pinzetta i peli su cui sono attaccate le uova.

Larve di mosche (miasi)

Si tratta di piccoli vermi che crescono sotto la pelle dei pet. Rappresentano le forme larvali di alcune mosche infestanti, che si nutrono dei tessuti cutanei prima di svilupparsi in mosche adulte. Si possono riconoscere evidenziando delle ferite sulla pelle con un caratteristico odore sgradevole, alla cui leggera pressione possono fuoriuscire queste larve.

Disinfezione ambienti

Cosa fare dopo il riconoscimento degli ectoparassiti

In base alla natura del parassita sarà necessario effettuare un trattamento con farmaci specifici, seguendo eventualmente le indicazioni del Medico Veterinario. Alcuni farmaci agiscono solo in specifiche fasi di accrescimento del parassita, pertanto può risultare necessario ripetere il trattamento dopo alcune settimane, in modo da eliminare anche i parassiti neo-sviluppati.

In alcuni casi sarà indicato effettuare dei controlli clinici o esami del sangue dopo alcune settimane dal rinvenimento dei parassiti, come nel caso delle zecche, per scongiurare lo sviluppo di malattie infettive trasmesse da questi parassiti.

Un trattamento ambientale (es. pulizia con aspirapolvere) può talvolta essere indicato, come nel caso di infestazioni da pulci.

Alcuni di questi parassiti, come nel caso degli acari Sarcoptes e della scabbia, possono anche essere pericolosi per le persone, pertanto è sempre opportuno maneggiare con adeguate protezioni individuali i pet malati e seguire corrette procedure di disinfezione e pulizia.

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student
Ospedale Veterinario Universitario
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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