Pet Academy

Alopecia nel cane e nel gatto: le cause ed i rimedi

L’alopecia indica un’assenza di pelo in quelle aree del corpo in cui sono normalmente presenti. Pertanto, cani e gatti appartenenti a specifiche razze (es. cani Xoloitzcuintli o gatti Sphynx), in cui la mancanza del pelo è una caratteristica del tutto normale, non rientrano nella classificazione di questa patologia.

L’alopecia può essere determinata da vari fattori che portano ad un’eccessiva perdita del pelo, ad una sua mancata ricrescita o ad una crescita alterata ed inefficace.

Come si caratterizza l’alopecia?

Poiché le cause scatenanti sono estremamente varie, il medico Veterinario deve innanzitutto valutare le caratteristiche dell’alopecia che affligge il vostro pet, cosi da poter giungere più efficacemente ad una corretta diagnosi. La presenza o assenza di prurito, la localizzazione (es. solo su testa, addome, coda, etc.), la diffusione delle aree alopeciche (es. in parti del corpo più o meno ampie, in tutto il corpo), la presenza di infiammazione della cute o di altre lesioni (es. papule, croste, pustole) e la presenza di alterazioni non-cutanee nel resto dell’organismo (es. alterazioni nell’urinare) sono di fondamentale importanza. Una volta terminata la visita clinica, il medico Veterinario potrà proporvi di effettuare alcune analisi, sulla base del tipo di alopecia riscontrata e di altri problemi collaterali presenti nel pet.

L’alopecia nel cane e nel gatto: come indagarla?

Uno dei primi passi nella valutazione di un pet alopecico è la valutazione del pelo tramite vari tipi di test (es. scotch test, raschiato cutaneo, esame citologico o colturale, ed altri) con i quali è spesso possibile identificare diversi parassiti della cute, come batteri, funghi, insetti, zecche, protozoi o acari responsabili dell’alopecia (spesso associata a sensazione di prurito).

Alcune “semplici” cause di alopecia focale (localizzate in un singolo punto) e, perlopiù, poco gravi sono quelle che sviluppano nel punto in cui viene somministrato un vaccino (molto raro) o in seguito alla rimozione di nodi di pelo, soprattutto in gatti con pelo lungo che non vengono opportunamente curati con la toelettatura.

Alcune malattie allergiche possono causare alopecia, in particolare le allergie alimentari. Queste andranno indagate con specifiche analisi, come la “dieta ad esclusione” (ovvero, si smette di somministrare un determinato alimento per diverso tempo e si valuta la scomparsa e la ricomparsa dei sintomi).

Alcuni casi di alopecia “autoindotta” sono quelli dovuti alla presenza di cistite (infiammazione della vescica), che porta il pet a grattarsi in corrispondenza della parte ventrale dell’addome (dove è localizzata la vescica): in questo caso l’esame delle urine ed un esame colturale saranno essenziali.

Alcune forme di alopecia “psicogena” sono caratterizzate da una tendenza eccessiva a grattarsi e, conseguentemente, a perdere pelo. Questi fenomeni possono essere innescati da situazioni stressanti croniche (es. paura, noia) oppure da disturbi comportamentali. In questi casi è consigliato richiedere una valutazione da parte di un medico Veterinario comportamentalista per risalire alle cause e risolvere la problematica.

Altre cause meno comuni di alopecia possono essere determinate da un’alterazione del sistema immunitario (es. adenite sebacea, lupus eritematoso, pemfigo foliaceo), neoplasie (linfoma epiteliotropo, alopecia paraneoplastica felina) o da alterazioni del pelo (es. alopecia congenita, alopecia ricorrente dei fianchi, displasia follicolare, calvizie, ipotricosi congenita, ed altre). In questi casi sarà necessario indagare la malattia tramite specifiche analisi, effettuando una biopsia della cute.

Le malattie ormonali: una causa comune di alopecia

Tra le cause più diffuse di alopecia nel cane e nel gatto ci sono le alterazioni ormonali. Tra le più frequenti malattie endocrine nel cane ricordiamo l’ipotiroidismo (dato da una carenza di ormoni tiroidei) e l’iperadrenocorticismo (dato da un eccesso di corticosteroidi): in entrambi i casi l’alopecia è tipicamente non pruriginosa e localizzata simmetricamente in specifiche aree del corpo (es. coda, addome).

Un’altra malattia ormonale, meno comune nel cane, è l’iperestrogenismo, causata un’eccessiva produzione di estrogeni da parte di una neoplasia dei testicoli, che determina alopecia e una sindrome da “femminizzazione” (es. ingrossamento delle mammelle).

Molto più raro è, invece, il nanismo ipofisario nel cane, una malattia congenita che colpisce più spesso specifiche razze (es. Pastore tedesco), determinando alterazioni nella normale crescita del cucciolo e gravi alterazioni del pelo.

Nel gatto una patologia ormonale determinata da un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei, l’ipertiroidismo, porta alla formazione di un pelo secco, malriposto e caratterizzato, talvolta, da zone alopeciche.

Per confermare la presenza di queste malattie ormonali sarà necessario effettuare degli esami del sangue e delle urine, delle specifiche analisi ormonali, ed altre eventuali valutazioni diagnostiche (es. ecografia, radiografia).

Come si cura l’alopecia?

I rimedi per l’alopecia variano molto in base alla causa scatenante che, come abbiamo visto, può essere estremamente variabile.

Una volta individuata la problematica principale, potrà essere necessario effettuare dei trattamenti farmacologici per eliminare i parassiti (es. antibiotici per i batteri, prodotti antipulci, ed altri), trattamenti ormonali (es. supplementare gli ormoni tiroidei in cani affetti da ipotiroidismo), terapie immunosoppressive (es. adenite sebacea), uso di diete ipoallergeniche (es. allergie alimentari), effettuare una chirurgia o un trattamento chemioterapico (es. tumori) o un trattamento educativo da parte di un Veterinario comportamentalista nell’alopecia psicogena.

Per evitare la formazione di nodi (e di problematiche alopeciche correlate) è opportuno effettuare delle adeguate e periodiche sessioni di toelettatura in cani e gatti con pelo lungo. Durante queste sessioni sarà, inoltre, possibile individuare precocemente problemi cutanei, riguardanti il pelo e la pelle dei pet.

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student

Ospedale Veterinario Universitario

Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

© 2022 Pet Academy | All Rights Reserved
E.V. Soc. Cons. a r.l. - P.IVA 01032200196