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Avvelenamento nel cane e nel gatto: come riconoscerlo e cosa fare

Tra le pratiche urgenti della Medicina Veterinaria l’intossicazione da parte di sostanze tossiche è un evento comune. Si tratta il più delle volte di sostanze accidentalmente ingerite, sostanze irritanti che vengono in contatto con pelle ed occhi, oppure tossine che vengono inalate o iniettate da insetti.

L’intossicazione può avvenire in casa o durante una passeggiata, i segni clinici possono rendersi evidenti anche dopo diverse ore, perciò è sempre importante contattare il Medico Veterinario appena si ha il sospetto che ci si trovi di fronte a un caso di avvelenamento.

Avvelenamento cane gatto

Cosa accade durante un'intossicazione?

Dopo essere venuto in contatto con una tossina possono rendersi evidenti diversi segni clinici, in base al tipo e alla quantità di tossina: alcune sostanze tossiche, se ingerite, possono causare nausea, vomito o abbattimento; l’ingestione di alcuni farmaci o droghe può determinare grave depressione, eccitazione, problemi respiratori o convulsioni. Altri effetti “a lungo termine” possono essere sanguinamenti o danni a vari organi (fegato, cuore, rene).

Come faccio a capire se il mio cane o gatto si sono intossicati?

Spesso l’unico modo per confermare un’intossicazione è attraverso una diretta testimonianza dell’ingestione o contatto con la tossina: avere visto il proprio pet ingerire la sostanza tossica, trovare i resti di una confezione di un farmaco o di un alimento tossico, risultano di estrema rilevanza in questi casi. I test disponibili per confermare un’intossicazione non sono, purtroppo, comunemente disponibili, inoltre i tempi per le analisi tossicologiche possono essere lunghi. È estremamente importante riconoscere un’intossicazione nel giro di pochi minuti o ore dall’avvenimento, poiché la terapia, il più delle volte, deve essere effettuata in urgenza.

Nei casi in cui il contatto con la tossina non sia un evento certo, è fondamentale notare se il cane o gatto presentano segni clinici o comportamenti particolari, ricordare se sono stati somministrati farmaci o alimenti prima della loro insorgenza, sapere se il proprio pet ha accesso ad aree della casa con potenziali sostanze tossiche, se durante la passeggiata è venuto in contatto con persone, oggetti particolari o con sostanze stupefacenti e sapere se sono presenti piante e sostanze insetticide/topicide in casa e in giardino. Attraverso una dettagliata analisi degli avvenimenti e dei segni clinici, il Medico Veterinario potrà risalire più facilmente alla tossina in questione.

Alcuni esempi di tossine

L’ingestione di detergenti, disinfettanti o deodoranti per ambienti causa tipicamente vomito e diarrea, con presenza di sangue se il prodotto tossico è particolarmente corrosivo o se ingerito in grandi quantità.

Alcuni alimenti, come lo xilitolo (presente nelle gomme da masticare), cioccolato o uva, possono essere tossici se ingerite dal cane e gatto.

Piante ornamentali (come il giglio nel gatto, l’azalea, il gelsomino, l’oleandro, la Cycas e la stella di Natale) o ad uso alimentare (aglio, cipolla) possono determinare gravi danni a diversi organi.

La somministrazione di dosaggi troppo elevati di un farmaco (es. eccessive quantità di un antiparassitario con ivermectina), l’uso di un farmaco umano (es. paracetamolo nel gatto, pillola anticoncezionale) o la somministrazione ad un gatto di farmaci ad esclusivo uso canino (es. antipulci con permetrina) possono determinare effetti tossici, in base al tipo e alla quantità del farmaco somministrato.

La puntura di un insetto (es. ape, vespa) o il morso di alcuni serpenti (vipera) causano tipicamente un rigonfiamento della zona del corpo colpita. In casi più gravi, il cane e gatto possono sviluppare problemi respiratori (soprattutto se punti o morsi nella zona del viso), sanguinamenti (in corso di avvelenamento da vipera) o grave depressione e coma, nel caso di una reazione anafilattica.

L’ingestione di sostanze topicide causa tipicamente sanguinamenti, mentre l’ingestione di sostanze lumachicide può determinare tremori, salivazione eccessiva e problemi nel camminare. Anche l’ingestione di liquido anticongelante può causare vomito, depressione ed un grave danno renale.

Cosa fare se si sospetta un'intossicazione?

Se si ha la certezza, o il forte sospetto, che il proprio cane e gatto siano venuti in contatto con una sostanza tossica è necessario contattare il prima possibile il Medico Veterinario.

Se il cane o il gatto hanno inalato una tossina per via respiratoria, si può fare arieggiare la stanza o portare il pet in un’area correttamente ossigenata, in attesa di ulteriori indicazioni del Medico Veterinario. Nel caso in cui il pet sia venuto in contatto con una sostanza irritante sulla pelle o sugli occhi, si può immediatamente sciacquare gli occhi con acqua o lavare la pelle con acqua e sapone, avendo cura di non toccare a mani nude la sostanza tossica e di non sfregare eccessivamente la pelle del cane e del gatto creando delle abrasioni.

Ogni tipo di trattamento prevede l’eliminazione della tossina dall’organismo e l’uso di terapie di supporto, per contrastare i principali effetti della tossina e ripristinare la funzionalità degli organi danneggiati.

Spesso, se il Medico Veterinario lo ritiene opportuno, l’eliminazione di una tossina ingerita può essere effettuata in urgenza inducendo il vomito con l’uso di specifici farmaci. La somministrazione autonoma da parte del proprietario di sostanze che inducono il vomito è sconsigliata, senza la supervisione del Medico Veterinario. L’induzione del vomito viene normalmente effettuata quando la tossina è stata ingerita da poche ore. Qualora sia passato più tempo, o nel caso in cui il cane e il gatto siano gravemente abbattuti, il Medico Veterinario potrà decidere di non indurre il vomito ed effettuare una lavanda gastrica; questa pratica deve essere effettuata addormentando il cane e il gatto, con rischi relativamente bassi.

A seconda del tipo di tossina ingerita o dei sintomi presenti nel cane e nel gatto, il Medico Veterinario potrà richiedere anche alcuni esami di laboratorio (emogasanalisi, emogramma, esame biochimico, esame coagulativo ed esame delle urine) per valutare la funzionalità dei principali organi e valutare le conseguenze che la tossina ha avuto sull’organismo. Anche se non si fosse certi che si tratti di una intossicazione, questi esami collaterali permetteranno di escludere altre cause del malessere del proprio pet ed impostare una terapia adeguata alle problematiche riscontrate.

Sulla base della tossina ingerita, dei sintomi presenti e degli organi danneggiati, il Medico Veterinario potrà somministrare vari farmaci di supporto, come fluidi per via venosa, farmaci tranquillanti o miorilassanti (se sono presente convulsioni o eccitazione), farmaci antiaritmici (se presenti delle alterazioni al cuore), somministrare ossigeno (se presenti gravi problemi respiratori) o effettuare una trasfusione di sangue (se presente un grave sanguinamento). L’ingestione di alcune sostanze tossiche solide, che non possono essere espulse inducendo il vomito o con una lavanda gastrica (es. ferro, rame), può richiedere anche un intervento di chirurgia addominale.

Le tossine che non vengono prontamente eliminate dall’organismo o il mancato intervento su un cane e gatto intossicati, possono avere gravi effetti e mettere a rischio la vita del cane e del gatto. È quindi essenziale contattare il prima possibile il Medico Veterinario se si ha il sospetto che il proprio pet sia venuto in contatto con una sostanza tossica o se si notano alterazioni del comportamento (grave abbattimento, eccitazione eccessiva, tremori), segni gastroenterici (vomito o diarrea improvvisi), rigonfiamenti della pelle e sanguinamenti improvvisi.

A cura di Francesco Lunetta
Medico Veterinario

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