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Anche cani e gatti possono scottarsi

Nonostante il mantello di cui sono dotati possa apparire come una protezione sufficiente anche contro i raggi ultravioletti, in realtà anche cani e gatti possono scottarsi. È bene esserne informati, soprattutto se si è proprietari di razze a rischio in quanto le conseguenze possono essere anche gravi.

Scottature in cani e gatti

Scottature e zone più a rischio

Con “scottatura” si intende un danno al tessuto cutaneo causato dai raggi UV del sole. Chiunque di noi, se rimane troppo a lungo esposto al sole senza un’adeguata protezione, si scotta.

I sintomi della scottatura sono piuttosto simili a quelli che conosciamo per noi umani: nei casi più lievi si assisterà ad un arrossamento della pelle, mentre nei casi più gravi potranno comparire vesciche e croste. Con il passare del tempo, la pelle danneggiata si staccherà.

Le scottature provocano dolore e prurito. Se ci si accorge quindi che il proprio amico a quattro zampe si gratta molto dopo essere stato a lungo al sole, potrebbe trattarsi di una scottatura. Con questa azione però verrà facilitata anche la penetrazione nella pelle di potenziali agenti patogeni. Ecco perché la conseguenza può essere un’infezione batterica o, nei casi più gravi, un’ulcera.

Le parti del corpo che risultano più esposte ai raggi solari sono anche quelle particolarmente a rischio: orecchie, il naso, la pelle intorno agli occhi, la schiena e la pancia.

Vi sono razze maggiormente a rischio: in particolare quelle caratterizzate da pelo bianco o particolarmente corto (sia nei gatti che nei cani).

Prevenire le scottature

Come sempre, prevenire è meglio che curare. Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma esistono creme solari anche per i nostri pet. È assolutamente fondamentale prestare attenzione a non utilizzare quelle formulate per umani: ossido di zinco e PABA (acido para-aminobenzoico) per i pet sono tossici se ingeriti, come facilmente potrebbe accadere nel caso in cui si leccassero dopo l’applicazione. In secondo luogo sarà meglio scegliere prodotti non profumati e con un SPF di almeno 30.

La crema solare andrebbe applicata prima di uscire (circa 20 minuti) e spalmata accuratamente su naso, punte delle orecchie, pelle intorno alle labbra, inguine, interno delle cosce e qualsiasi altro punto in cui la pigmentazione sia leggera. Curiamo di non entrare mai in contatto con gli occhi e che l’animale non si lecchi nei 10-15 minuti dopo l’applicazione.

Se si vuole optare per altre soluzioni, esistono anche magliette appositamente studiate per schermare dal sole. Sicuramente la miglior prevenzione consiste nel tenere gli animali all’ombra e con sempre a disposizione acqua fresca, questo anche e soprattutto per prevenire colpi di calore. Nel caso dei gatti probabilmente potrebbe essere un po’ difficile: sono molti i soggetti che amano stare al sole per ore.

La cosa importante è prestare sempre la massima attenzione, anche quando si va in montagna: i raggi solari sono pericolosissimi e possono provocare patologie che iniziano con arrossamento e alopecia per poi degenerare progressivamente e col tempo evolvere in vere e proprie forme tumorali.

Cosa fare se il pet si scotta

Se, nonostante tutte le precauzioni, il pet si dovesse comunque scottare, innanzitutto bisognerà trovare un posto fresco dove possa riprendersi e far scendere la temperatura del corpo, offrendogli nel contempo acqua. 

In secondo luogo, e a maggior ragione se si dovesse trattare di una scottatura grave, si dovrà contattare prima possibile il proprio medico veterinario. Soltanto un medico sarà infatti in grado in grado di trattarne i sintomi prescrivendo le pomate e i farmaci specifici più adeguati.

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