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È tempo di vacanze sia per noi che per i nostri animali. Se come compagno di vita abbiamo scelto un coniglio è bene preparaci per tempo e non ridurci all’ultimo minuto a dover pensare ai nostri piccoli amici. Esistono diverse soluzioni: possiamo decidere di lasciarli a casa tranquilli nelle mani di un amico esperto che se ne occupi quando noi non ci siamo, oppure affidarli ad una pensione assicurandoci che abbia gli spazi adeguati per questi animali, o ancora, se decidiamo di optare per una vacanza tranquilla, magari in una casetta indipendente, possiamo anche portarli tranquillamente con noi.

Vacanze con il coniglio

A cosa prestare attenzione se li portiamo con noi

Come prima cosa bisogna sottolineare che i conigli sono animali sociali fortemente legati ai membri della famiglia, pertanto lasciarli soli a casa durante le vacanze potrebbe creare non pochi problemi. Desiderano fortemente stare con noi e, se ben socializzati e abituati a spostarsi, accettano di buon grado di seguirci anche in ferie.

La soluzione ideale, quando si va in ferie, sarebbe quindi di portare il coniglio con noi. Perché ciò sia possibile in totale sicurezza e nel rispetto del suo benessere è però necessario che possa innanzitutto viaggiare comodamente e che nel luogo di arrivo possa essere ospitato con tutti gli agi.

Il caldo è uno dei principali nemici del coniglio, pertanto è fondamentale che sia durante il viaggio sia nel luogo di destinazione l’animale possa stare in zone con temperature inferiori ai 27-28 gradi. Qualora si decidesse di spostarsi in auto, bisognerà quindi prestare attenzione che l’abitacolo sia sufficientemente fresco e che i bocchettoni di aria condizionata non puntino direttamente sull’animale. All’interno del trasportino possono poi essere inserite bottiglie di acqua fredda o siberini (con l’accortezza di avvolgerli in un panno in modo che non vengano a contatto direttamente con la pelle del coniglio) in modo da mantenere la temperatura sufficientemente bassa. Meglio invece evitare di lasciare un beverino in quanto potrebbe sgocciolare e inzuppare il fondo della gabbia. Piuttosto si potrebbe lasciare a disposizione della verdura fresca e fare soste frequenti per fare in modo che possa dissetarsi.

Se il viaggio avviene in treno o in aereo sarà bene assicurarsi che il coniglio possa viaggiare con noi all’interno della cabina e che non sia riposto nella stiva o nel vano portabagagli.

Qualora la destinazione fosse all’estero, ricordiamo che bisogna sempre informarsi prima sui documenti necessari per poter portare i conigli da compagnia nel paese ospitante. All’interno della Comunità Europea generalmente viene richiesto di portare con sé un libretto di vaccinazioni valido e un certificato di buona salute. Meglio comunque sempre fare un ulteriore controllo, i regolamenti potrebbero infatti cambiare. 

All’arrivo, il coniglio potrà essere alloggiato in grosse gabbie o recinti, oppure si potrebbe allestire una stanza apposita che gli consenta di girare libero e in sicurezza. Ovviamente se si dovesse scegliere la prima opzione l’animale dovrà essere liberato diverse ore al giorno per poter esplorare e interagire con i membri della famiglia.  

Se non possiamo portarlo con noi

Qualora per qualsiasi motivo vi trovaste nell’impossibilità di portare il coniglio in vacanza con voi lo si potrà lasciare a casa tranquillo nel suo ambiente, affidandone le cure a una persona di fiducia che conosca bene questi animali e che sia in grado di accorgersi tempestivamente se qualche cosa non va. Chiaramente se un coniglio non ha un compagno di giochi sarà necessario che questa persona passi diverse ore al giorno con l’animale e che lo faccia uscire sovente dalla gabbia o dal proprio recinto, interagendo con lui. Se invece il coniglio vivesse in coppia o in piccoli gruppi la persona delegata potrà anche semplicemente provvedere alla nutrizione, al cambio dell’acqua e alla pulizia della gabbia un paio di volte al giorno.

Le pensioni per cani non sono invece la soluzione ideale per i conigli. È invece indispensabile, nel caso si decidesse di rivolgersi a una struttura che si prenda cura del coniglio durante la nostra assenza, ricercarne una dedicata a questa tipologia di animali. Questo anche perché i conigli non dovranno assolutamente entrare in contatto né visivo né olfattivo con possibili predatori.

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