Tra le numerose razze di conigli presenti oggi sul mercato una delle più antiche ed interessanti è sicuramente la razza Angora.
Le origini
Le origini di questa razza non sono del tutto chiare e si perdono nella notte dei tempi. Sembra addirittura che vi fossero tracce di questi animali già durante il dominio dell’Impero Romano (100 a.c.). Tra il 500 e il 600 d.c. i conigli d’Angora sembrano presenti in Europa Orientale dove le tribù della Transilvania (tra Romania e Ungheria) li allevavano per la pregiata lana. La storia recente, invece, riporta che i primi esemplari di conigli d’Angora comparsi in Europa fossero stati importati dalla Turchia (da qui il loro nome: Angora = Ankara) da marinai Inglesi e venduti in Francia nel porto di Bordeaux nel 1723. Dalla Francia questi animali si sono diffusi in tutta Europa e in particolar modo in Germania. In questo paese, nel 1777, un sacerdote (padre Charles Mayer) fu determinante nel diffondere la razza, insegando ai contadini come allevare e curare questi animali e come trattare la loro morbidissima lana.
Negli anni successivi vari governi (in primis quello Prussiano) hanno indetto premi per la produzione della lana e i conigli d’Angora sono diventati animali da compagnia della corte francese. Si racconta che la regina Maria Antonietta li volle con insistenza nel palazzo reale e che questi animali ne condivisero non solo la dimora ma anche il destino. Anche Napoleone si dimostrò molto interessato a questa razza e sembra addirittura che commissionò macchinari in grado di filare grandi quantità di lana. Negli Stati Uniti la prima comparsa dei conigli d’Angora è stata nel 1840.
Il dato di fatto certo, è che ovunque questi animali arrivavano subivano immediatamente una rapidissima diffusione in quanto permettevano di sviluppare nuovi settori economici. Grazie ai conigli infatti, ognuno era in grado di ottenere buone quantità di soffice e calda lana con minori difficoltà rispetto ad altri animali (per esempio capre e pecore). Fino al 1965 la Francia è stata il leader mondiale della produzione di lana grezza.
Caratteristiche e varietà
La razza d’Angora viene classificata come “razza a struttura di pelo speciale” e prevede esemplari dal peso compreso tra 3,5 e 4 Kg. Questi animali hanno mantello con pelo lungo (può raggiungere anche 8 cm di lunghezza), lanoso e morbido che cresce anche sulle guance, sulle orecchie e sulla fronte. La crescita del pelo in questi conigli dura circa 3 mesi (contro un mese dei conigli normali) e la lana che costituisce la pelliccia è ben distribuita su tutto il corpo. Prevale solitamente la lanuggine abbondante e morbida dalla quale emergono peli meno ondulati che terminano con una fine punta di giarra. Le forme del corpo, regolari ed equilibrate, sono generalmente nascoste dalla tipica pelliccia.
Questi esemplari possono venire tosati ogni 3 mesi e producono circa 250 grammi di lana ogni volta. Hanno una scarsa attitudine riproduttiva.
Esistono inoltre diverse varietà di conigli d’Angora (anche se non riconosciute dallo standard italiano), e le più importanti sono: Angora Cinese, Angora Nano, Angora Inglese, Angora Francese, Angora Tedesco, Angora Gigante e Angora Satin.
L’Angora Cinese (detto anche Angora dalla lana grezza) è stato selezionato negli ultimi anni 80 incrociando Angora Francesi e Tedeschi con coniglio New Zeland. E’ disponibile solo di colore bianco con occhi rossi e il peso varia da 4,1 a 4,4 Kg. La Cina è oggi il primo produttore mondiale di lana d’angora.
Angora Nano: è stato selezionato incrociando piccoli esemplari di coniglio d’Angora Inglese con conigli nani olandesi ottenendo splendidi esemplari dal peso compreso tra 1,10 e 1,75 Kg diffusi come animali da compagnia.
Angora Inglese (varietà accettata dall’ American Rabbit Breeders’ Association): è la più piccola delle razze riconosciute dall’ARBA e il suo peso è compreso tra i 2 e i 3,5 Kg. Possono essere di tutti i colori o anche a macchie bianche e la lana si presenta particolarmente sottile e lussureggiante a causa di una bassa percentuale di peli di giarra (peli più lunghi e colorati).
Angora Francese (varietà accettata dall’ American Rabbit Breeders’ Association): decisamente più grande del precedente ( 3,5-4,5 Kg) può essere di vari colori o anche a macchie bianche. La caratteristica che li contraddistingue dalle altre varietà è che hanno la testa e la fronte con pelo rasato.
Angora Tedesco: questa varietà, pur non essendo riconosciuta ufficialmente dall’ARBA, è molto diffusa in quanto ha una spiccata attitudine per la produzione della lana. Il peso può variare da 2 a 5,5 kg e generalmente sono bianchi con occhi rossi anche se è possibile ritrovare esemplari colorati. La forte selezione genetica di questi animali ha portato col tempo la produzione della lana ad aumentare notevolmente, e si è calcolato che mentre nel 1920 un coniglio d’angora poteva produrre fino a 200 grammi di lana all’anno, già nel 1999 la produzione superava i 2000 grammi all’anno.
Angora gigante (varietà accettata dall’ American Rabbit Breeders’ Association): questa varietà è la più grande tra quelle riconosciute dall’ARBA ed è stata creata in Massachusetts dal incrocio di Angora tedeschi, Angora francesi e giganti olandesi. Il loro peso può arrivare a superare i 10 Kg e hanno un’elevata capacità produttiva. La lana è molto pregiata ed è costituita da 3 tipologie di peli differenti (così come accade negli Angora tedeschi): il sottopelo, un tipo di peluria intermedia e i tipici peli di giarra. Come molte altre razze giganti anche questi esemplari hanno una crescita molto lenta e possono impiegare anche un anno e mezzo per raggiungere il completo sviluppo.
Angora satin (varietà accettata dall’ American Rabbit Breeders’ Association): questa varieà deriva dall’incrocio tra Angora francesi e conigli satin. La peculiarità di questi animali (che fisicamente assomigliano molto agli angora francesi) è quella di avere una lana particolarmente morbida e satinizzata con colori molto intensi e lucenti. Il loro peso può variare tra i 3 e i 4,5 chilogrammi e non sono in grado di produrre tanta lana quanto le varietà precedenti.
Il coniglio d’angora come pet
Sicuramente i conigli d’Angora sono animali molto curiosi e interessanti non solo per la produzione della lana ma anche come pet. Il carattere di questi esemplari è solitamente mansueto ed affabile e ben si adattano a convivere in famiglia anche se il loro pelo necessita di cure particolari. Essenziale per il benessere dell’animale è quello di essere spazzolato con attenzione quotidianamente. Così facendo si eviterà l’infeltrimento del mantello (con conseguente sofferenza della cute sottostante) e si diminuiranno i rischi di eccessiva ingestione di pelo e conseguenti blocchi gastrointestinali.
L’alimentazione di questi animali si basa sulla somministrazione di grosse quantità di fieno (che deve sempre essere fresco e a disposizione del coniglio) integrata con verdura fresca in modiche quantità e piccole porzioni di mangime commerciale pellettato.
Un’ulteriore precauzione che deve essere presa quando si decide di acquistare questo tipo di coniglio è la corretta scelta del fondo della gabbia. Se possibile, devono sempre essere evitati fondi polverosi e con pezzature troppo piccole che possono rimanere impigliati nella lana e creare seri problemi. Generalmente è consigliabile utilizzare carta in strati o in pellet ricoperta da un abbondante strato di fieno.
Sicuramente questi conigli sono ottimi animali da compagnia ma non devono essere consigliati a bambini o a proprietari alle prime armi. Le loro particolari esigenze legate al pelo abbondante e lungo li rendono animali adatti ad appassionati già esperti nell’accudire conigli.
A cura di Igor Pelizzone
Medico Veterinario esperto in Animali esotici da compagnia
Ambulatorio Veterinario Belvedere, Reggio Emilia
Università degli Studi di Parma