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Problemi dermatologici nel cane e nel gatto: cosa può fare il toelettatore

Non è raro che durante una seduta di toelettatura si rilevino problematiche nel pelo o nella pelle dei pet. Talvolta il motivo per cui si decide di effettuare una seduta è proprio quello di risolvere queste problematiche, ma è sempre sufficiente o utile questo approccio? Nei casi particolari o gravi risulta necessario rivolgersi ad un Medico Veterinario per indagare a fondo la causa del problema e trovare la soluzione migliore. Vediamo insieme quali sono quindi i problemi che più comunemente si possono riscontrare durante una toelettatura e quali sono le soluzioni che possiamo mettere in atto.

Lavare cane toelettatura

Presenza di parassiti

Uno dei casi più comuni è quello di trovare insetti o aracnidi (come pulci e zecche) sulla pelle o sul pelo dei pet. Il modo migliore per evitare questo fenomeno è tramite la prevenzione, utilizzando periodicamente prodotti antiparassitari e prestando particolare attenzione nei mesi più caldi dell’anno (durante i quali è più facile contrarre questi parassiti), avendo altresì cura di ricorrere a prodotti specifici differenti per cani e gatti, poiché alcune sostanze possono risultare tossiche per la specie opposta.

Se ci si trova davanti ad una zecca attaccata alla pelle è opportuno rimuoverla quanto prima, poiché esiste il rischio che questo insetto trasmetta alcune malattie infettive pericolose per il pet. Se non si possiedono le capacità o gli strumenti necessari per effettuare la rimozione è opportuno rivolgersi a personale adeguatamente istruito. La zecca deve, infatti, essere afferrata vicino alla pelle con delle sottili pinzette ed essere rimossa, applicando un lieve movimento rotatorio, senza schiacciarne il corpo o rompere il rostro (la “bocca” della zecca). Bisogna evitare di usare prodotti chimici (es. alcool, ammoniaca) o il calore (es. fiamme libere) perché il trauma può causare un rigurgito da parte del parassita, aumentando il rischio di trasmissione di malattie infettive.

In seguito alla rimozione è indicato effettuare dei controlli (es. esame sierologico per malattie trasmesse da zecca) per scongiurare la presenza di una malattia infettiva.

Ghiandole perianali nel cane

Prurito nella regione perianale

Attorno alla regione anale sono posizionate le ghiandole perianali che, normalmente, vengono svuotate dal loro materiale durante la defecazione, facilitando l’espulsione delle feci. In alcuni casi l’accumulo di liquido al loro interno può causare fastidio e prurito per il cane, con conseguenti fenomeni di scooting o leccamento eccessivo della regione. Talvolta i casi meno gravi di infiammazione sono imputabili ad allergie alimentari che vanno appropriatamente indagate dal Medico Veterinario. In attesa di una soluzione definitiva si può alleviare questo fastidio effettuando lo svuotamento delle ghiandole perianali, una procedura che può essere effettuata da personale adeguatamente istruito, utilizzando le dovute attenzioni.

È infatti importante ricordare che una infiammazione delle perianali può portare anche ad un’infezione o una fistolizzazione delle stesse, talvolta con presenza di pus o sangue: in questi casi è sempre opportuno rivolgersi al Medico Veterinario ed evitare di manipolare la regione.

Ferita a una zampa

Ferite cutanee non infette

Piccole ferite sulla pelle dei nostri pet, talvolta causate da piccoli traumi accidentali, devono essere adeguatamente curate e monitorate.

Se è presente un’emorragia attiva è sempre opportuno tamponare la lesione con una garza asciutta, finché l’uscita di sangue non viene arrestata. In seguito, se si tratta di ferite superficiali, di piccole dimensioni e in cui i tessuti della pelle non risultano infetti o gravemente alterati, si può procedere con la pulizia della pelle e la disinfezione della lesione, almeno 1-2 volte al giorno, avendo cura di usare disinfettanti non aggressivi e di lavare attentamente la lesione dopo la procedura.

Se il pelo del nostro pet tende a sporcarsi facilmente è indicato effettuare una rasatura del pelo attorno alla lesione, in modo da tenere pulita la ferita. Se il pet tende a leccarsi sarà inoltre indicato utilizzare un collare elisabettiano fino alla risoluzione del problema.

Qualora la ferita fosse di elevate dimensioni, infetta o continui a sanguinare è opportuno rivolgersi quanto prima a un Medico Veterinario.

Nodi di pelo

Nodi di pelo

Nei pet a pelo lungo in cui non viene periodicamente effettuata una spazzolatura è facile che avvenga la formazione di nodi di pelo, causando fastidio al pet. Questo problema può sfociare in fenomeni di auto-traumatismo, portando allo sviluppo di ferite se il pet tende a grattarsi spesso in quelle regioni.

Prurito persistente, perdita di pelo o masse cutanee

La tendenza a grattarsi spesso o la perdita di pelo (alopecia) possono risultare evidenti durante una seduta di toelettatura, così come la presenza di una massa anomala sulla pelle. Questi fenomeni possono o meno essere collegati tra di loro e le cause sono estremamente varie: tra queste la presenza di malattie infettive (es. funghi, batteri, leishmaniosi), allergie (es. alimentari, parassiti cutanei), tumori della cute, malattie del sistema immunitario, problemi comportamentali (spesso indotti da eccessivo stress o noia), malattie ormonali, un’infiammazione dei denti (spesso causa di prurito/alopecia facciale) o infiammazione della vescica (talvolta causa di alopecia dell’addome).

Un’infiammazione della pelle può talvolta rendersi evidente con la presenza di eritemi, papule, pustole, pigmentazione anomala o una tendenza alla desquamazione, mentre in alcuni casi prurito/alopecia delle orecchie può essere dovuto alla presenza di materiale nel canale delle orecchie.

Nei casi più complessi la patologia sottostante può predisporre all’insorgenza di altri segni clinici, non necessariamente di tipo cutaneo: la tendenza a bere ed urinare maggiormente, una notevole perdita di peso, debolezza, obesità, una fame eccessiva, anoressia, vomito/diarrea o un ingrandimento della vulva e delle mammelle. Questi segni clinici, assieme al tipo e alla localizzazione delle lesioni cutanee, possono indirizzare più facilmente verso la causa del problema.

In questi casi è sempre indicato rivolgersi a un Medico Veterinario, richiedendo anche la consulenza presso una Dermatologo specializzato.

Sulla base del tipo di lesioni cutanee e dei sospetti diagnostici, il Medico Veterinario potrà richiedere ulteriori accertamenti effettuando degli esami de sangue (tra cui dei test sierologici), un esame del pelo (tricoscopia) o della pelle (es. citologia, istologia), degli esami allergologici, esami colturali (per batteri o funghi), dei test ormonali o effettuare dei trial dietetici (nel sospetto di un’allergia o intolleranza alimentare).

Le patologie cutanee devono sempre essere curate effettuando una diagnosi definitiva e utilizzando una terapia specifica per la causa sottostante. Quando è presente un grave prurito che può determinare fastidio per il pet o persino fenomeni di auto-traumatismo per eccessivo grattamento, il Medico Veterinario potrà indicarvi l’utilizzo di una terapia antiprurito temporanea, fino alla risoluzione del problema.

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student
Ospedale Veterinario Universitario
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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