Pet Academy

Conosci l'apparato tegumentario e diventa una sentinella del benessere

Essere toelettatori richiede il possesso di tutta una serie di skills a cui fino a non molto tempo fa non si prestava particolare attenzione. Non è infatti più sufficiente possedere un’ottima manualità e padroneggiare le tecniche di taglio e stripping, i clienti sono sempre più esigenti e desiderano che al proprio compagno a quattro zampe vengano riservati attenzione e cura. Per questo, per distinguersi dalla concorrenza, è importante essere formati a tutto tondo e conoscere alla perfezione l’apparato con cui ci si troverà a lavorare, ovvero quello tegumentario.

Toelettatore

Un apparato molto complesso

Comprendere e far comprendere al meglio anche al cliente la complessità della realtà anatomica sulla quale si lavora è importante. L’apparato tegumentario altro non è che un insieme di organi, tessuti, ghiandole, cellule e persino microorganismi le cui singole attività concorrono alla funzionalità fisiologica di tutta la struttura. L’apparato include cute e annessi cutanei (peli, unghie, ghiandole). Nel caso di cani e gatti possono essere riscontrate differenze e similitudini non solo tra le due specie, ma anche tra le singole razze.

Apparato tegumentario cane

Una questione di pelle

La cute non è una semplice struttura che si limita a rivestire il corpo. L’epidermide, il derma e l’ipoderma compongono un sistema connesso, diversificato ed estremamente complesso, caratterizzato da cellule e ghiandole differenti in termini di funzionalità, morfologia, attività metabolica e funzione. L’epitelio è definito come pavimentoso pluristratificato cheratinizzato. Una terminologia che solo in apparenza è complessa ma che va intesa come una serie stratificata di cellule che vanno dalla porzione più profonda (basale) e si spostano man mano fino a raggiungere la superficie, modificandosi metabolicamente e morfologicamente. Le cellule dello strato basale sono infatti metabolicamente attive e si accrescono numericamente attraverso un processo definito mitosi. Una volta in superficie sono morte, appaiono schiacciate e ricche di cheratina. Formano così una complessa e ordinata barriera superficiale e sono soggette a un naturale processo di continua desquamazione e successiva sostituzione da parte di nuove cellule che arrivano dagli strati più profondi.
Sulla superficie, oltre alle cellule cheratinizzate (cheratinociti), si ritrovano anche cellule di Langerhans (immunitarie), i melanociti produttori di melanina e le cellule di Merkel con funzione recettoriale.
Il derma è posto sotto l’epidermide, la sostiene e ospita numerose componenti fondamentali tra le quali i vasi sanguigni. Vi sono inoltre cellule facenti capo al sistema immunitario, ghiandole, terminazioni nervose e i follicoli piliferi.

Pelo cane toelettatura

Un sistema polifunzionale e organizzato

Il mantello e le ghiandole compongono un sistema polifunzionale. Ogni follicolo pilifero ospita un pelo attorno e fino a un massimo di quindici peli secondari. La vita del pelo si sviluppa in tre fasi. La prima, attiva, è definita anagen, la seconda, di transizione è nota come catagen, mentre la terza, telogen, precede la caduta.
La crescita del pelo è condizionata da numerosi fattori tra i quali la genetica della razza, la stagionalità e gli ormoni. Nel complesso i peli formano una barriera protettiva isolante che protegge dagli insulti fisici, scherma le radiazioni solari e regola allo stesso tempo la temperatura corporea. Questa funzione è possibile proprio grazie alla differente struttura fisica che intercorre tra il pelo primario e quelli secondari che nell’insieme formano un’unità capace di creare un cuscinetto d’aria isolante. Il cane possiede ghiandole sudoripare solo a livello di polpastrelli. Al contrario il sebo, che è prodotto da specifiche ghiandole diffuse in alcune porzioni corporee, riveste un importate ruolo garantendo idratazione e supportando la creazione del microambiente cutaneo.

Lesione pelle cane toelettatura

Un occhio sempre attento

Il moderno toelettatore riveste anche un importante ruolo di sentinella proprio grazie alle conoscenze che deve sviluppare. Uno sguardo sempre attento durante le manualità è importante anche per apprezzare e segnalare al proprietario, a termine della seduta, tutti quei potenziali aspetti insoliti o inusuali rilevati e indirizzarlo così immediatamente dal medico veterinario curante che è la figura deputata alla diagnosi e alla prescrizione della terapia. Bisogna infatti considerare che spesso i cani vengono portati più frequentemente presso i saloni di toelettatura, piuttosto che presso le cliniche. Accade che si sottovalutino piccoli segnali che invece un occhio preparato potrebbe riconoscere immediatamente. Non si tratta solo, dunque, di aspetti relativi al pelo (come l’eventuale presenza di zone alopeciche più o meno estese o alterazioni qualitative del mantello), ma anche di evidenze riscontrabili ad esempio su dorso e addome, oppure sulle orecchie o negli spazi interdigitali.
La presenza di alcune specie di ectoparassiti, ferite, piaghe, forfora, alterazioni del colore e dell’odore sono alcuni tra i riscontri più frequenti. Lesioni puntiformi o rigonfiamenti più o meno estesi o dolenti sono altri aspetti da segnalare e ai quali fare anche molta attenzione durante le manipolazioni poiché potrebbero essere correlati al dolore e causare reazioni improvvise del pet.

Shampoo cane toelettatura

Un micromondo dagli importanti risvolti pratici

L’intera superficie esterna dell'apparato tegumentario è un vero e proprio ecosistema in miniatura con caratteristiche specifiche. Una realtà dinamica influenzata da parametri quali il pH, l’umidità, la disponibilità di substrato stesso (pelle) sul quale aderire. Così come per l’apparato digerente, anche per la cute si parla di microbiota, ossia l’insieme dei microorganismi (tra i quali batteri e funghi) che popolano la superficie di un tessuto.
Osservando gli studi a oggi pubblicati emerge chiaramente la complessità della tematica con differenze di popolazioni non solo tra la cute di cani sani e quella di esemplari affetti ad esempio da dermatite atopica, ma anche più comunemente in relazione ai diversi siti anatomici. Dall’analisi dei lavori pubblicati le specie microbiche più comunemente riscontrabili sulla cute dei cani sani appartengono ai generi Staphylococcus, Porphyromonas. Kocuria, Pseudomonas, Enterobacter, Corynebacterium, Streptococcus e Bacillus. Per questo, durante l’esecuzione della prestazione, è fondamentale l’utilizzo di prodotti studiati per le singole specie in modo da rispettare tutti i parametri fisiologici dell’ambiente cutaneo canino e felino.  

© 2022 Pet Academy | All Rights Reserved
E.V. Soc. Cons. a r.l. - P.IVA 01032200196