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Maine Coon, un imponente tenerone

Il Maine Coon è oggi riconosciuto come il primo gatto da esposizione nativo americano. Il loro docile animo, associato all’imponente massa corporea, fa spesso pensare a dei giganti in cui il carattere è rimasto quello di un gattino affettuoso: per questo motivo il Maine Coon è anche conosciuto come il “gigante gentile” tra le varie razze di gatti.

Maine Coon

Una storia nascosta tra le leggende del Nuovo Mondo

Le origini americane di questa solenne razza sono offuscate dalle leggende, alcune più o meno fantasiose e credibili. Una delle credenze più antiche, vista la somiglianza con i gatti Norvegesi delle Foreste, è che gli antenati dei Maine Coon odierni siano stati trasportati sulle coste americane dagli antichi Vichinghi scandinavi, nonostante non siano stati rinvenuti reperti storici che lo dimostrino. Altre storie parlando di un incrocio nato tra un gatto e un procione (in inglese “raccoon”, da cui deriva probabilmente il suffisso “Coon” del nome di questa razza). Nonostante questo incrocio sia biologicamente impossibile, è comprensibile come i nativi americani e i coloni del 1700 abbiano potuto fare congetture su questo fenomeno nelle loro storie popolari, visto l’aspetto della grande coda che caratterizza questi gatti e la loro “attrazione” innata nei confronti dell’acqua.

Un’altra famosa leggenda parla di una nave appartenuta al capitano Samuel Clough, che nel 1791 avrebbe dovuto trasportare la regina Maria Antonietta d’Asburgo verso le coste del Maine, in salvo dai rivoltosi francesi. La nave venne caricata di vari oggetti preziosi e alcuni gatti di proprietà della regina, che non riuscendo tuttavia a fuggire andò inevitabilmente incontro all’infausta ghigliottina. La nave del capitano Clough salpò comunque, per evitare ripercussioni personali, ed una volta raggiunte le sponde americane i gatti regali si sarebbero riprodotti, dando vita a questa nuova razza.

Un’ultima storia narra invece di un fantomatico capitano inglese di nome Coon, che trasportando sulla sua nave numerosi gatti dal pelo lungo, finì per diffondere questi nuovi caratteri tra i gatti nativi delle coste nordamericane, che vennero così soprannominati “i gatti di Coon”.

Seppur improbabile, quest’ultima storia contiene tracce di una possibile verità: era infatti consueta abitudine dei marinai dell’epoca equipaggiare le navi con dei gatti, che permettessero di mantenere sotto controllo i ratti infestanti durante le lunghe traversate in mare. Nei continui viaggi dei coloni tra il Vecchio ed il Nuovo Mondo, a partire dal 1600, diversi gatti europei sarebbero così stati importati nelle colonie del New England. I vari incroci con i gatti nativi, sopravvivendo al rigido clima invernale tipico di quelle regioni, portarono così alla selezione dei tratti distintivi dei Maine Coon odierno: queste “nuove” razze dalle ottime qualità strutturali e caratteriali vennero poi ulteriormente selezionate dagli abitanti locali dello stato del Maine, utilizzandoli come “cacciatori” di topi nelle proprie abitazioni.

Esemplare di Maine Coon

Un gatto “Made in USA”

Già nel 1860 sono riportate notizie di alcuni campionati di bellezza che si svolgevano nelle fiere delle regioni nordamericane (come la famosa e antica fiera di Showhegan, nel Maine) in cui i gatti di questa razza gareggiavano per ottenere il premio come “Maine State Champion Coon cat”.

Nei decenni successivi si tennero molte altre mostre di gatti in città rinomate, come Boston e New York, in cui è riportata la partecipazione di gatti Maine Coon: nel 1895, presso il National Cat Show svoltosi al Madison Square Garden, il primo premio venne assegnato proprio ad una gatta di razza Maine Coon di nome Gosey (di cui è ancora oggi disponibile un collare argentato commemorativo per la vittoria).

La popolarità di queste mostre di bellezza feline esplose a partire dall’inizio del 1900, dando vita a nuove associazioni con lo scopo di preservare le principali razze feline negli Stati Uniti d’America. Accade, tuttavia, che le mode del periodo non favorirono il nativo Maine Coon, prediligendo invece altre razze feline esotiche e considerate più “pregiate”, come i Persiani e i gatti d’Angora. La partecipazione dei Maine Coon alle esposizioni di bellezza diminuì progressivamente fino a scomparire del tutto. Poiché il Maine Coon non era ancora stato registrato come pedigree ufficiale, nel 1950 venne addirittura considerato estinto dalla maggior parte degli allevatori felini. Ciò fortunatamente non era vero: accadde allora che due allevatori nordamericani, Alta Smith e Ruby Dyer, decisero di fondare il “Central Maine Cat Club” per richiamare l’attenzione nazionale nei confronti di questi gatti e creando lo standard di razza ufficiale del Maine Coon. Passarono diversi anni, arrivando fino al 1976, affinché il numero di gatti Maine Coon registrati potesse essere sufficientemente elevato e potessero essere riconosciuti dalle associazioni ufficiali, dopo quasi cinquant’anni di anonimato.

Maine Coon

Le caratteristiche di razza

Il Maine Coon è caratterizzato da una crescita lenta e raggiunge la maturità corporea solo intorno al quarto anno d’età. Il corpo è massiccio e di forma rettangolare, il peso nel maschio può arrivare fino a 8-9 kg, mentre le femmine sono solitamente più piccole (circa 5 kg). La testa ha una lunghezza e profondità simili, donandogli un caratteristico aspetto “quadrato”, mentre il mento è piuttosto pronunciato. Gli zigomi sono alti, con un naso mediamente lungo e con un profilo lievemente concavo. Gli occhi sono larghi e lievemente ovali, solitamente di colore verde, dorato o ramato.

Il loro caratteristico mantello, setoso e morbido, è più folto sul petto ed ha caratteristiche idrorepellenti, mentre il folto sottopelo viene perso durante la stagione estiva. Sulla loro lunga coda il pelo assume un aspetto particolarmente fluente. Il pelo è tipico tigrato, ma qualsiasi tipo di disegno e colorazione viene accettata (eccetto il motivo Siamese, il chocolate/lilac e il cannella/fawn).

Maine coon che dorme

Un gatto per tutta la famiglia

Il Maine Coon ha un carattere tipicamente gentile ed affettuoso, non solo con le persone e i bambini, ma anche con altre specie animali (come i cani), una caratteristica che ai nostri occhi li rende dei “gattini” a vita, anche per via del loro tipico miagolio acuto e breve (simile a un cinguettio). Se talvolta possono apparire un po’ diffidenti nei confronti degli estranei, sono invece molto socievoli (ma mai invadenti) con i propri familiari: tendono infatti a seguirli in giro per casa, “partecipando” alle loro attività quotidiane, anche semplicemente standogli vicino quando sono seduti a studiare o davanti a uno schermo. Non capita spesso che vadano alla ricerca di un contatto fisico diretto (ad esempio sdraiandosi sulle loro gambe), ma l’affetto e le attenzioni che mostrano nei confronti dei familiari sono sempre molto evidenti.

Non è raro che il Maine Coon vi segua persino nei luoghi di casa che potrebbero intimidire la maggior parte dei felini: la doccia o la vasca da bagno! Ebbene si, perché è risaputo l’interesse di questa razza per le pozze d’acqua e la loro tendenza a “giocare” con essa. La capacità idrorepellente del loro pelo, oltre a renderli particolarmente resistenti alle intemperie, ha probabilmente affinato questo loro bizzarro interesse nei confronti del più grande “nemico” dei gatti.

La cura del pelo è piuttosto importante in queste razze: la sua natura setosa può renderne più faticosa la pettinatura, rispetto ad altre razze a pelo lungo. È solitamente consigliato effettuare delle cure settimanali del pelo, attraverso una pettinatura corretta e in particolare durante il periodo di perdita del sottopelo (primavera/estate).

A cura di Francesco Lunetta

Medico Veterinario

PhD student

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