Mi manchi! Il cane e il gatto che restano soli in casa
Sempre più famiglie italiane condividono la propria vita con un animale domestico, ma ciò significa anche che molti cani e gatti si ritrovano a passare alcune ore della giornata soli in casa.
È un problema? Dipende.
Ogni animale ha una tolleranza diversa alla solitudine, ma sia per il cane che per il gatto, è importante gestire al meglio questa situazione per evitare disagi e problemi comportamentali, come la noia o la famosa ansia da separazione.
I cani (e i gatti) hanno la cognizione del tempo?
Molti si chiedono se i cani abbiano una percezione del tempo che passa mentre restano soli in casa.
Anche se i cani non guardano l’orologio né suddividono il tempo in minuti e ore come facciamo noi, essi riescono a percepire i cambiamenti della nostra routine.
Ad esempio, colgono perfettamente quando:
- Nel weekend ci svegliamo con più calma.
- Modifichiamo gli orari delle nostre uscite.
- Dedichiamo più tempo a loro nei giorni liberi.
I cani sanno riconoscere i nostri schemi abituali e si abituano a prevedere il nostro ritorno dopo alcune ore.
Possono sonnecchiare o distrarsi con un giocattolo per qualche ora, ma iniziano a manifestare insofferenza quando tardiamo rispetto alle loro aspettative.
Questa sensibilità alla routine li rende particolarmente attenti ai cambiamenti di comportamento o orario della famiglia, e proprio per questo è importante offrire stabilità e una routine prevedibile per aiutarli a gestire la solitudine.

Quanto tempo un cane può restare solo in casa?
Non esiste una risposta universale.
La capacità di un cane di sopportare la solitudine dipende da vari fattori.
- Età: un cucciolo non può restare solo come un adulto.
- Esperienze passate: cani che hanno già vissuto esperienze negative possono essere più sensibili.
- Ambiente: uno spazio più ampio o un giardino facilita la gestione.
- Routine e stile di vita della famiglia: come detto, se il cane è abituato al fatto che le persone tornino dopo un tempo determinato riuscirà a gestire facilmente quel lasso di tempo.
Cuccioli e solitudine
Per un cucciolo, restare solo è innaturale: ha bisogno di giocare, ricevere coccole e interagire con chi si prende cura di lui.
Fino ai 4 mesi di età, lasciare un cucciolo da solo per ore può causare disagi profondi, tra cui stress e difficoltà comportamentali future.
Ansia da separazione nei cani adulti
Molti cani manifestano la cosiddetta ansia da separazione, una sofferenza intensa quando vengono separati dal proprio referente umano.
I sintomi possono includere:
- Attacchi di panico: tremori, pianti o vocalizzazioni.
- Comportamenti distruttivi: scavare, mordere mobili o oggetti.
- Disturbi intestinali o urinari: colite, pipì in giro per casa.
Cosa fare?
È essenziale intervenire gradualmente, aiutando il cane ad abituarsi alla solitudine con momenti di gioco, passeggiate gratificanti e brevi periodi separati.
In caso di difficoltà, il veterinario comportamentalista può fornire il supporto necessario.

Come aiutare il cane a stare solo
Ecco alcuni consigli pratici per migliorare il benessere del tuo cane:
- Passeggiate di qualità: Prima di lasciare il cane solo, dedicagli tempo con una lunga passeggiata che soddisfi il suo bisogno di movimento, esplorazione e interazione.
- Arricchimento ambientale: Lascia a disposizione giochi masticabili o snack da rosicchiare per tenere occupato il cane.
- Ambiente confortevole: Se possibile, offrigli l’accesso a un terrazzo o un giardino in sicurezza per distrarsi.
- Supporto umano: Se lavori tutto il giorno, valuta l’aiuto di una persona di fiducia che lo porti fuori o gli faccia compagnia.
E il gatto? Come tollera la solitudine?
I gatti sono diversi dai cani: hanno bisogni di socialità minori e riescono a trascorrere più tempo in autonomia.
Tuttavia, anche i mici possono soffrire la solitudine, specialmente se hanno un legame forte con la famiglia.
Come organizzare la casa per il gatto
Per aiutare il tuo gatto a stare solo serenamente, è fondamentale:
- Arricchire l’ambiente: Crea spazi dedicati, come mensole alte, tiragraffi e nascondigli dove il gatto possa giocare o riposare.
- Stimolare la curiosità: Lascia che il gatto possa osservare l’esterno da una finestra o un terrazzo (in sicurezza).
- Momenti di caccia simulata: Nascondi piccoli snack o giochi in punti diversi della casa per stimolare la sua natura esplorativa.
- Tempo di qualità: Quando sei a casa, dedica momenti al gioco, alle coccole e all’interazione con il tuo gatto.
Un gatto che ha accesso a un terrazzo o a un giardino sicuro avrà molte più occasioni di stimolazione: potrà osservare l’esterno, sentire nuovi odori e rilassarsi al sole.
Conclusione
La solitudine deve essere gestita
Cani e gatti sono animali sociali e, per quanto possano adattarsi alla solitudine, questa non dovrebbe mai essere eccessiva o forzata.
Un animale lasciato solo per troppe ore può sviluppare ansia, noia e problemi comportamentali che influiscono negativamente sul suo benessere.
Per il cane: alterna momenti di presenza a brevi assenze graduali e investi sulla qualità del tempo che trascorrete insieme.
Per il gatto organizza la casa in modo stimolante e dedica momenti alla condivisione al tuo ritorno.
Se noti segnali di disagio, come distruzione degli oggetti, vocalizzazioni eccessive o cambiamenti comportamentali, chiedi supporto al medico veterinario per prevenire o affrontare il problema.
Ricorda: La solitudine può essere sopportata, ma con il giusto equilibrio e supporto, i tuoi amici a quattro zampe vivranno giornate serene e felici anche in tua assenza.
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