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Combattere la noia del nostro amico a quattro zampe

Capita piuttosto spesso che le persone si stupiscano del fatto che i cani possano annoiarsi. Si pensa che quando hanno un buon pasto, qualche giocattolo a disposizione, un divano comodo dove accoccolarsi, siano soddisfatti. Sicuramente queste comodità creano una condizione di vita piacevole per la gran parte di loro, ma non è detto che siano sufficienti per offrire una buona vita ai nostri amici. Come renderli felici? Ci dà qualche suggerimento la dott.ssa Maria Chiara Catalani

Passaporto per cani e gatti

Regalare una buona vita: cosa ama fare un cane?

La noia può essere definita come un disagio psicologico che il cane può provare quando vive una condizione di insoddisfazione dei suoi bisogni di specie e individuali – etologici, motivazionali, sociali.

Quando offriamo al cane uno stile di vita che non corrisponde ai suoi desideri primari, si può creare un grande equivoco pensando che sia coccolato e viziato, secondo un nostro criterio sui piaceri della vita che trascura le sue priorità. Ha i cappottini più belli, le pappe migliori, giocattoli di gran marca, un divanetto tutto per lui e questi cosiddetti “vizi” spesso traggono in inganno chi non si chiede di cosa abbia veramente bisogno il proprio cane per vivere serenamente e non annoiarsi.

Per comprendere quali siano i bisogni del cane e le giuste strategie gestionali per farli stare bene accanto a noi, è fondamentale fare un salto di empatia e provare a comprendere il mondo e la vita nei loro panni.

Cominciando dalla loro percezione sensoriale per arrivare alle motivazioni specie – specifiche e correlate alla razza o alla tipologia, di fronte al nostro cane dovremmo abbandonare la nostra visione della vita e delle comodità che creano a noi benessere per comprendere ciò che lo rende felice.

In questo modo scopriremo, ad esempio, che il profumo della toelettatura, spesso delizioso per noi, per loro è un vero supplizio, che violenta la mucosa olfattoria e gli fa desiderare di trovare il punto d’erba più ripugnante per tornare a “vestire” un odore compatibile con la loro idea di profumo. Scopriremo, inoltre, che passeggiare in centro per guardare le vetrine è divertente per un cane quanto per noi lo è il passare tempo in fila all’ufficio postale.

Per regalargli una buona vita ed evitargli la noia, con tutto ciò che può comportare, siamo chiamati a dimostrare una grande disponibilità a cambiare la nostra quotidianità e la nostra routine, affinché ogni giornata includa del tempo dedicato a fare ciò che a lui piace, ma prima ancora dobbiamo comprendere cosa gli piace perché l’età, la razza o il tipo di cane, le esperienze vissute fanno la differenza.

Cane felice

Giornate piacevoli, effetto anti-noia assicurato

Annusare a terra, l’erba, i tronchi degli alberi e i muri dei palazzi segnati dalle pipì dei cani di passaggio, vuol dire vivere un piacere immenso per qualsiasi cane che può essere compreso se paragonato al quello che noi proviamo leggendo un bel libro, guardando un documentario o ammirando ciò che ci piace in un museo o nella vetrina di un negozio.

Quotidianamente dovremmo ritagliare del tempo per una bella passeggiata in un ambiente ricco di odori da scoprire – al parco o in campagna – perché per il cane è doppiamente importante: da un lato gli offriremo la possibilità di farsi una piacevole camminata, godendosi le endorfine che il corpo produce durante l’attività fisica, dall’altro gli daremo modo di scoprire quel mondo olfattivo a noi sconosciuto ma per lui così stimolante e gratificante.

Anche il gioco è importante per tenere lontana la noia. Ogni cane può avere le sue preferenze: i cani propensi per la ricerca ameranno scovare un giocattolo o un pacchettino di snack appetitosi nascosti in mezzo ad una siepe. Quelli che amano interagire con noi, saranno soddisfatti dopo una corsa condivisa oppure riportandoci oggetti preziosi, come un bel legnetto o una pallina, affinché possiamo nuovamente lanciarli lontani per proseguire il gioco.

Ci sono poi quei soggetti che più di ogni altra cosa amano incontrare i loro amici e giocare ai cani con i cani, e che dopo un’oretta di gioco al parco con gli amici saranno sereni anche se dovranno aspettarci soli soletti a casa per qualche ora.

Infine, possiamo contare su qualche “salva-noia” domestico che, integrato a belle passeggiate e giochi all’aperto, può migliorare ulteriormente la quotidianità.

Molti cani apprezzano la masticazione che, così come per noi, ha un ottimo effetto rilassante. Possiamo fornire al nostro amico dei masticativi edibili che si trovano in commercio e sono salutari – come ad esempio le cartilagini essiccate – oppure dei giocattoli in caucciù da riempire con qualcosa di gradevole da leccare e spizzicare. Anche la ricerca di oggetti nascosti o, se in casa ci sono bambini, il gioco del nascondino può divertire tutti quanti e spezzare la noiosa ruotine domestica.

Tiraemolla

Come ci accorgiamo se il nostro cane è infelice?

Molti cani che vivono giornate monotone ed hanno poche occasioni per essere cani o stanno in un ambiente senza stimoli gratificanti per loro, si trovano a vivere un vero e proprio disagio correlato alla frustrazione, alla demotivazione e alla noia pressoché costante.

Spesso le manifestazioni non tardano a comparire e non è così difficile accorgersi della sofferenza che accompagna la quotidianità del nostro cane.

Tra le più frequenti conseguenze della noia ci sono le distruzioni e le eliminazioni in casa, tutto ciò che viene comunemente definito “dispetto” perché compare perlopiù in assenza della famiglia. Queste sono, in realtà, conseguenze della frustrazione e dell’ansia che il cane si trova a vivere quando, ipo-stimolato e senza momenti di gratificazione, e per di più deve sopportare anche la solitudine e il distacco dalla sua famiglia. In altri casi la noia si mostra con la comparsa delle cosiddette “attività sostitutive” ovvero comportamenti apparentemente scollegati dalla causa, che il cane mette in atto per cercare un modo per calmarsi e trovare un minimo di distrazione e conforto dalla noia che lo colpisce. Possono essere leccamenti ripetuti di un punto del corpo, ingestione di qualcosa non commestibile, vocalizzazioni ripetute e altre modificazioni del comportamento che hanno un comune denominatore: uno stato di sofferenza.

Prima di sgridare il cane perché fa danni in nostra assenza, di impegnare tempo in passeggiate lunghissime ma sul marciapiede, tirarlo via perché perde tempo ad annusare, negargli la possibilità di esplorare in libertà e giocare con altri cani, pensiamoci bene perché ha bisogno di questo ed altro per essere felice. Altrimenti prepariamolo a vivere una vita noiosa, con tutto ciò che questo può comportare.

A cura della dott.ssa Maria Chiara Catalani,
Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale
Centro Veterinario Gregorio VII - Roma - BluVet
Presidente Senior SISCA
PhD Fisiopatologia e Medicina Anim. d'Affezione
Consulente MyLav

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