Una corretta gestione alimentare può fare la differenza tra il successo e il fallimento della terapia del diabete nel tuo pet.
Nel gatto, una dieta appropriata può addirittura portare alla remissione della malattia, mentre nel cane è fondamentale per mantenere stabile la glicemia.
Differenze tra diabete nel cane e nel gatto
Nonostante entrambe le specie possano ammalarsi di entrambi i tipi di diabete, le due specie presentano più frequentemente forme diverse:
- Diabete nel cane - Diabete tipo 1: Il pancreas non produce insulina sufficiente, rendendo necessaria la somministrazione esterna dell'ormone. La gestione della dieta deve essere particolarmente precisa.
- Diabete nel gatto - Diabete tipo 2: Simile al diabete umano di tipo 2, è spesso legato all'obesità.
Il rischio aumenta fino a 5 volte nei gatti sovrappeso, ma una corretta alimentazione può portare alla remissione.

Dieta corretta per l'animale diabetico
Ecco gli elementi fondamentali di una dieta appropriata:
- Regolarità nei pasti: L'alimento deve essere fornito in quantità costante ogni giorno per garantire una terapia insulinica efficace.
- Appetibilità garantita: Il cibo deve essere gradito all'animale per assicurare un'assunzione regolare e completa della razione giornaliera.
- Completezza nutrizionale: Tutti i nutrienti essenziali devono essere presenti nelle giuste proporzioni per mantenere una buona salute generale.
Differenze nutrizionali tra cane e gatto
Per ogni specie sono necessari approcci diversi:
Alimentazione del Cane diabetico
- Carboidrati complessi: forniscono energia a lento rilascio
- Proteine: supportano il mantenimento della massa muscolare
- Grassi: ridotti al minimo, specialmente in caso di rischio pancreatite

Alimentazione del Gatto diabetico
- Basso contenuto di carboidrati: più vicino alla dieta naturale del felino
- Alto contenuto proteico: fondamentale per il metabolismo felino
- Grassi moderati: necessari per l'assorbimento delle vitamine

Gestione pratica dell'alimentazione
Tempistiche dei pasti
La corretta gestione temporale è fondamentale, per consentire un miglior dosaggio dei farmaci e un controllo adeguato della curva glicemica. Confrontati sempre con il tuo medico veterinario, queste sono indicazioni di base:
- Due pasti giornalieri
- Intervallo di 12 ore tra i pasti
- Stessa quantità per ogni pasto
- Coordinazione con la somministrazione di insulina
Come gestire situazioni particolari in caso di diabete nel cane e gatto?
Animale schizzinoso
In queste circostanze si possono provare piccoli stratagemmi:
- Iniziare con piccole porzioni
- Aggiungere brodo magro non salato
- Scaldare leggermente il cibo
Rifiuto del cibo
Se l’animale rifiuta il cibo è importante:
- Non forzare l'alimentazione
- Monitorare altri sintomi (se presente vomito o diarrea o malessere, in quel caso contattare immediatamente il veterinario)
- Contattare il veterinario se persiste l’inappetenza
Eccesso di fame
Se l’animale ha una fame molto accentuata e non si sazia mai è importante gestirlo:
- Non cedere alle richieste – l'accattonaggio è un modo per richiedere continuamente cibo ma non deve essere
- Dividere la razione in più pasti se indicato dal veterinario, e regolare insieme a lui i dosaggi dei farmaci.

SEGNALI D'ALLARME IN CASO DI DIABETE:
Esistono situazioni di emergenza da valutare, in cui è fondamentale allertare immediatamente il tuo veterinario
- Rifiuto del cibo per più di 24 ore
- Letargia improvvisa dopo il pasto
- Tremori o debolezza
- Vomito ripetuto
- Cambiamenti improvvisi nell'appetito
Questi sintomi possono essere associati a dei cali o picchi glicemici che potrebbero portare a morte il soggetto se non interpretati e gestiti correttamente.
È importante farsi istruire correttamente sulle modalità di intervento. Se hai un animale diabetico chiedi subito al tuo veterinario come fare!
Esercizio fisico e alimentazione per la gestione del diabete nel cane e gatto
L'attività fisica in questi animali è molto importante e deve essere:
- Regolare: evitare esercizio sporadico intenso
- Moderata: prevenire crisi ipoglicemiche
- Pianificata: coordinata con pasti e insulina.
Non pensare che per il gatto sia complicato perché le sessioni di gioco possono essere effettuate anche con lui e si possono quindi modulare in base al suo stato di malattia.
Parlane con il tuo medico veterinario e con un esperto in comportamento, saprà aiutarti nella gestione di queste condizioni.
Consigli pratici per il proprietario
Infine, ecco alcuni consigli pratici per la gestione della dieta di cani e gatti diabetici
- Monitoraggio:
- Tenere un diario alimentare: documenta tipo e quantità di cibo, orari dei pasti e reazioni del pet. Queste informazioni sono preziose per il veterinario per aggiustare la terapia e valutare l'efficacia del piano alimentare nel tempo.
- Registrare orari dei pasti: annota non solo l'ora ma anche quanto tempo impiega a mangiare e se lascia cibo nella ciotola. Cambiamenti in questi pattern possono indicare problemi nella gestione della glicemia.
- Notare variazioni nell'appetito: documenta se il pet mangia con più o meno voracità, se cerca cibo extra o se invece mostra disinteresse. Questi comportamenti possono essere segnali precoci di squilibri glicemici. - Preparazione:
- Pesare sempre le porzioni: usa una bilancia digitale precisa, non affidarti alle misure "a occhio". Una variazione anche di pochi grammi può influenzare significativamente la risposta all'insulina.
- Preparare i pasti in anticipo: organizza le porzioni giornaliere in contenitori separati, specialmente se più persone in famiglia si occupano dell'alimentazione del pet. Questo riduce il rischio di errori nel dosaggio.
- Avere scorte di emergenza: mantieni sempre una scorta del cibo prescritto per almeno due settimane. In caso di improvvisa indisponibilità del prodotto, un cambio repentino di alimentazione potrebbe destabilizzare la glicemia. - Comunicazione:
- Informare tutti i membri della famiglia: crea un documento scritto con le istruzioni precise per l'alimentazione che includa orari, quantità e procedure.
- Assicurarsi che tutti capiscano l'importanza di seguire il piano alla lettera.
- Mantenere contatti regolari col veterinario: programma check-up periodici e non aspettare le emergenze. Una comunicazione proattiva permette di individuare e correggere piccoli problemi prima che diventino seri.
- Segnalare tempestivamente cambiamenti: non sottovalutare variazioni anche minime nel comportamento alimentare. Informare subito il veterinario può prevenire complicazioni serie.
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