Pet Academy

Diabete nel cane: le cause e i sintomi da non sottovalutare

Il diabete mellito è una malattia caratterizzata dall’eccessiva presenza di glucosio nel sangue (iperglicemia) e nelle urine. Si tratta di una malattia che, se non prontamente identificata e trattata, può anche risultare fatale per i propri pet, ma che può essere tenuta sotto controllo con una terapia adeguata e pochi, fondamentali accorgimenti quotidiani.

Cane che beve

Da cosa è causato il diabete mellito nel cane?

Si tratta di una malattia abbastanza comune nel cane (ne soffre circa lo 0,3 - 1% della popolazione). causata da una mancata produzione di insulina (l’ormone che regola la concentrazione di glucosio nel sangue) da parte del pancreas. Esistono varie forme di questa malattia: il diabete mellito chiamato “insulino-dipendente” o “di tipo 1” è la forma più comune nel cane, in cui le cellule del pancreas che producono insulina vengono totalmente distrutte.

Il diabete mellito insorge solitamente in cani di età superiore ai 5 anni, più spesso nelle femmine appartenenti a specifiche razze (come Yorkshire Terrier, Setter inglese e irlandese, Samoiedo, Labrador Retriever) anche se qualsiasi razza può potenzialmente essere colpita da questa malattia; altre razze (come il Boxer) sembrano invece avere un minor rischio di sviluppare la malattia.

Esistono altre forme di diabete mellito, tra cui quelle dette “secondarie”, nel caso di cani che assumono farmaci corticosteroidi, in alcune femmine durante la fase diestrale del ciclo (chiamato diabete “diestrale”): in questi casi la terapia insulinica può non risultare necessaria o essere effettuata solo per un periodo di tempo limitato.

Cosa accade dopo che un cane sviluppa diabete mellito?

Il glucosio presente in eccesso nel sangue viene espulso con le urine, causando uno squilibrio nei reni ed un’eccessiva produzione di urine (poliuria) che porterà il cane a disidratarsi e lo stimolerà a bere più del solito (polidipsia). Il cane diabetico ha solitamente un appetito molto marcato (polifagia) ma nonostante ciò risulta evidente una progressiva diminuzione del peso corporeo. Se il diabete è presente da molto tempo possono insorgere ulteriori complicazioni correlate, come la cataratta (un’opacizzazione degli occhi che può anche portare a cecità completa) o lo sviluppo di infezioni (spesso del tratto urinario). Se il diabete mellito non viene trattato adeguatamente o non viene diagnosticato per tempo si può sviluppare una chetoacidosi diabetica, una condizione di scompenso molto grave e potenzialmente fatale caratterizzata da anoressia, vomito ed estrema debolezza.

Come si diagnostica il diabete mellito?

Quando il proprio cane presenta dei segni clinici sospetti, il Medico Veterinario può confermare il diabete mellito tramite una misurazione della glicemia e del glucosio nelle urine, mentre la concomitante presenza di chetoni nelle urine e di acidosi metabolica permette di stabilire se è presente una condizione di chetoacidosi diabetica.

Per individuare una possibile causa del diabete mellito e per escludere eventuali patologie concomitanti, il Medico Veterinario potrà richiedere alcune indagini, come un esame delle urine (con un esame batteriologico), un’emogramma, un esame biochimico o un’ecografia dell’addome. Nelle femmine non sterilizzate è indicata anche la misurazione del progesterone (l’ormone responsabile del diabete “diestrale”).

È sempre necessario effettuare una terapia?

Lo scopo della terapia è quello di mantenere sotto controllo o eliminare definitivamente i sintomi del diabete mellito, garantendo una buona qualità della vita del pet ed evitando l’insorgenza di altre complicazioni. Poiché quasi tutti i cani sono affetti dal diabete mellito di “tipo 1” (in cui il pancreas risulta irreversibilmente incapace di produrre insulina), l’unica terapia efficace prevede la somministrazione a vita di insulina, associata a particolari accorgimenti da adottare nel loro stile di vita.

L’insulina viene somministrata sotto forma di farmaco, solitamente due volte al giorno, iniettandola sotto la cute con sottili siringhe o “penne” da iniezione. L’iniezione non è dolorosa e un proprietario adeguatamente istruito è capace di somministrare facilmente la terapia. Le siringhe usate per l’iniezione devono essere specifiche per l’insulina veterinaria utilizzata, poiché spesso l’insulina nel cane diabetico ha delle caratteristiche diverse rispetto a quelle usate nell’uomo o nei gatti diabetici.

La gestione della dieta è molto importante, poiché permette di avere un migliore controllo del diabete, stabilendo il corretto dosaggio di insulina da somministrare. È preferibile fornire due pasti al giorno (in corrispondenza delle somministrazioni di insulina), con un alimento ad alto contenuto di proteine ed un minore contenuto di carboidrati e grassi. La dieta deve essere possibilmente sempre la stessa, essere fornita ad orari regolari e in quantità sempre uguale, evitando di lasciare il cibo disponibile ad libitum.

Effettuare un corretto esercizio fisico può migliorare l’efficacia della terapia insulinica: è consigliato compiere degli esercizi fisici regolari (come passeggiate o lunghi momenti di gioco giornalieri), mentre è sconsigliato compiere un esercizio fisico sporadico o molto energico poiché può inavvertitamente causare una condizione di ipoglicemia.

Nelle femmine in cui è presente un diabete mellito “diestrale” è indicato effettuare quanto prima la sterilizzazione, che permette di risolvere completamente il diabete ed evitare delle recidive al successivo ciclo: in questi casi il Medico Veterinario potrebbe indicarvi di effettuare una terapia insulinica temporanea, fino all’operazione chirurgica o fino alla fine del diestro.

Ogni quanto è necessario effettuare dei controlli?

Una volta diagnosticato il diabete mellito e impostata la terapia insulinica, il Medico Veterinario effettuerà dei controlli periodici (inizialmente ogni settimana, successivamente ogni 4 mesi circa).

Queste visite di controllo permetteranno di valutare (ed eventualmente modificare) il corretto dosaggio di insulina necessario, monitorando anche il rischio d’insorgenza di alcune malattie concomitanti (come una pancreatite o infezioni del tratto urinario) per i quali i cani diabetici possono essere a maggiore rischio.

Il metodo più accurato per valutare il buon controllo della malattia è quello di effettuare delle “curve glicemiche”, ovvero una misurazione seriale della glicemia (solitamente ogni 2 ore) nell’arco di un’intera giornata. La misurazione della glicemia si effettua tramite dei glucometri portatili validati per l’utilizzo nei cani e può anche essere effettuata da proprietari adeguatamente istruiti a casa propria, evitando periodiche visite presso le cliniche Veterinarie. I valori della curva glicemia dovranno successivamente essere analizzati dal Medico Veterinario. Esiste inoltre la possibilità di impiantare dei sensori sottocutanei per il monitoraggio continuo del glucosio, con i quali è possibile monitorare la glicemia con dispositivi elettronici o con lo smartphone.

Cosa succede se somministro troppa insulina?

Nei cani in cui si inietta erroneamente una quantità eccessiva di insulina (talvolta utilizzando le siringhe errate) si potrà instaurare una condizione di ipoglicemia, in cui il glucosio nel sangue cala eccessivamente: questa problematica può anche risultare fatale se non trattata adeguatamente.

Se dovessero rendersi evidenti alcuni segni di ipoglicemia (come abbattimento, barcollamenti, tremori) è importate contattare il prima possibile il Medico Veterinario. Se i sintomi appaiono molto gravi si può anche somministrare una fonte di zucchero semplice per bocca, come il miele, spalmandolo sulle gengive del cane, in attesa di ulteriori indicazioni.

Devo comunque somministrare l’insulina se il cane non vuole mangiare?

La mancanza di appetito può essere un segno dello scompenso del diabete (la chetoacidosi diabetica) o di ipoglicemia, pertanto in questi casi è sempre opportuno evitare di somministrare l’insulina e contattare il Medico Veterinario. Se si ha a disposizione un glucometro portatile è possibile misurare la glicemia ed informare il Medico Veterinario del valore misurato, che potrà così indicarvi se somministrare la terapia insulinica (solitamente valori di glicemia superiori a 250 mg/dl permettono di somministrare la metà del dosaggio insulinico previsto se il cane ha comunque effettuato un pasto parziale).

Se non si riesce a misurare la glicemia, oppure se il cane ha avuto episodi di vomito o appare abbattuto, non bisogna somministrare l’insulina ed è necessario rivolgersi al più presto ad un Pronto Soccorso Veterinario.

A cura di Francesco Lunetta

Medico Veterinario

© 2022 Pet Academy | All Rights Reserved
E.V. Soc. Cons. a r.l. - P.IVA 01032200196