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Viaggi in paesi extra europei (extra UE) con il proprio pet

Per partire con il proprio pet verso un paese estero che non fa parte dell’Unione Europea (UE) sono necessarie particolari accortezze e documentazioni, da reperire e spedire anche diverse settimane o mesi prima dalla partenza.

Le regolamentazioni estere prevedono, infatti, che venga effettuato un attento controllo sugli animali introdotti all’interno dei vari paesi, in modo da moderare la diffusione di malattie infettive (es. la rabbia) ed il commercio illegale dei pet. Tra i paesi che appartengono all’UE esistono delle regole generali, applicabili a tutti i paesi membri. Per i paesi extra UE le regole sono, invece, solitamente differenti e bisogna, pertanto, fare riferimento alle specifiche leggi in atto nello stato in cui si è diretti.

Il passaporto per gli animali da affezione è un documento essenziale per poter viaggiare con il proprio pet verso altri paesi del mondo: in Italia quest’ultimo può essere erogato esclusivamente dalle ASL regionali. Il passaporto permette di identificare il proprio pet tramite i dati anagrafici, la descrizione fisica, il numero del microchip, l’elenco delle vaccinazioni e le eventuali visite o esami di laboratorio effettuati.

Viaggi extra UE

Le regole per viaggiare verso i paesi extra UE: quali sono e dove reperirle

Le regole per poter trasportare un pet verso un paese straniero extra UE variano molto in base alla destinazione. È inoltre essenziale reperire gli specifici regolamenti delle compagnie di trasporto (es. aeree, ferroviarie, navali) prima di imbarcarsi con il proprio pet per un viaggio. In alcuni paesi vige, inoltre, il divieto di introduzione per specifiche razze di cani, considerate pericolose (es. cani di razza Pit Bull terrier nel Regno Unito). Le informazioni sono normalmente reperibili presso le ambasciate del paese destinatario, tramite i siti web ufficiali o numeri di telefono dedicati.

Di seguito vengono riportati i principali requisiti necessari per viaggiare in alcuni paesi del mondo al di fuori dell’UE.

STATI UNITI D’AMERICA (USA)

  • Certificato Sanitario per l’Esportazione, emesso dall’ASL regionale italiana in accordo con l’ambasciata americana, che certifica il buono stato di salute del pet;
  • Vaccinazione anti-rabbia effettuata da almeno 20 giorni e da non oltre 11 mesi (alcuni stati appartenenti negli USA non prevedono, tuttavia, l’obbligo vaccinale per i gatti);
  • Divieto d’ingresso per i pet che mostrano segni di malattia durante la visita ispettiva all’entrata negli USA;
  • Per i pet in cui non è stato effettuato il vaccino anti-rabbia (compresi i cuccioli) o in cui non è trascorso il periodo di tempo previsto dalla normativa, è previsto un periodo d’isolamento fino a 30 giorni post-vaccinazione;
  • Per i cani che negli ultimi 6 mesi hanno visitato un paese considerato ad alto rischio di trasmissione per la rabbia (di cui l’Italia non fa parte) sono necessari ulteriori accertamenti e controlli sanitari prima dell’entrata negli USA da parte del Center for Disease Control and Prevention (CDC).

Ulteriori informazioni: https://it.usembassy.gov/embassy-consulates/rome/sections-offices/foreign-agricultural-service/trasferire-cani-e-gatti-dagli-u-s-a-allitalia-e-viceversa/

https://www.cdc.gov/importation/bringing-an-animal-into-the-united-states/dog-origin.html#option-a

REGNO UNITO (esclusa l’Irlanda del Nord)

  • Impianto del microchip identificativo;
  • Passaporto Europeo e/o certificato di buona salute (rilasciato dal Regno Unito);
  • Vaccinazione anti-rabbia effettuata da almeno 21 giorni;
  • Una dichiarazione che vieta di vendere o cedere il proprio pet nel Regno Unito;
  • Trattamento vermicida, effettuato da almeno 24 ore e da non oltre 5 giorni;
  • Se non dovessero essere rispettati i precedenti requisiti sono previsti fino a 40 giorni di quarantena o il divieto di transito del pet nel paese (se il viaggio avviene per via marittima);
  • Divieto di entrata per le seguenti razze di cani: Dogo argentino, Fila brasileiro, Tosa, Pit Bull terrier.

Ulteriori informazioni: https://www.gov.uk/bring-pet-to-great-britain

AUSTRALIA

  • Impianto del microchip identificativo;
  • Passaporto Europeo;
  • Certificato di buona salute (rilasciato da un Medico Veterinario accreditato dal governo australiano) rilasciato da non oltre 5 giorni;
  • Divieto di entrata per pet gravidi da più di 30 giorni o per cuccioli non svezzati;
  • Vaccinazione anti-rabbia (effettuata in pet di almeno 84 giorni di vita) e il risultato della titolazione anticorpale anti-rabbia (effettuata almeno 180 giorni prima e da non oltre 12 mesi);
  • Per i cani: il risultato di un test di microagglutinazione (MAT) anti-leptospira ed i risultati di un test anticorpale anti-brucellosi ed anti-leishmaniosi (effettuati da non oltre 45 giorni);
  • Per i cani: vaccinazione per Leptospira, Bordetella e per i virus che causano cimurro, epatite, parvovirosi e parainfluenza;
  • Per i gatti: vaccinazione per i virus che causano panleucopenia felina, rinotracheite e calicivirosi;
  • Trattamento per nematodi e cestodi, effettuati rispettivamente da non oltre 45 giorni e da non oltre 5 giorni;
  • Trattamento per pulci e zecche, effettuato almeno 30 giorni prima;
  • Periodo di quarantena minimo di 10 giorni, previsto dopo l’arrivo del pet nel paese;
  • Divieto di entrata per le seguenti razze di gatti (compresi gli incroci): Savannah, Bengala, Chausie;
  • Divieto di entrata per i seguenti incroci con razze di cani: Lupo italiano, cane da lupo di Saarlos e Cecoslovacco, cane lupo di Kunming;
  • Divieto di entrata per le seguenti razze di cani: Dogo argentino, Fila brasileiro, Tosa, Pit Bull terrier, cane da presa canario.

Ulteriori informazioni: https://www.agriculture.gov.au/biosecurity-trade/cats-dogs/step-by-step-guides#group-3-country-cats-and-dogs

GIAPPONE

  • Impianto del microchip identificativo;
  • Passaporto Europeo;
  • Certificato di buona salute;
  • Vaccinazione anti-rabbia, effettuata con almeno due somministrazioni a distanza di 30 giorni;
  • Risultato della titolazione anticorpale anti-rabbia (effettuata dopo la seconda somministrazione vaccinale);
  • Periodo di quarantena di 180 giorni, previsto dopo l’arrivo del pet nel paese;
  • Notificare l’arrivo del pet nel paese almeno 40 giorni prima.

Ulteriori informazioni: www.maff.go.jp/aqs/english/animal/dog/import-other.html

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student
Ospedale Veterinario Universitario
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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