Pet Academy

Riconoscere in tempo la parvovirosi nel cane e nel gatto

Hai mai sentito parlare della parvovirosi?

Questa malattia virale è estremamente pericolosa per i nostri amici a quattro zampe, soprattutto per i cuccioli, e può essere letale se non riconosciuta e trattata in tempo.

In questa guida scoprirai tutto ciò che c'è da sapere sulla parvovirosi, dai sintomi alla prevenzione, per proteggere il tuo pet.

Cos'è la parvovirosi? Un virus letale per cani e gatti

La parvovirosi è una malattia causata da due virus simili ma distinti:

  1. Parvovirus canino (CPV): Colpisce principalmente i cani ma può infettare anche i gatti.
  2. Panleucopenia felina (FPV): Specifico per i gatti, non rappresenta un rischio per i cani.

Questi virus attaccano le cellule che si dividono rapidamente, come quelle dell'intestino, dei linfonodi e del midollo osseo, causando gravi danni al sistema immunitario e all'apparato gastrointestinale.

La loro resistenza nell'ambiente li rende altamente contagiosi e difficili da eradicare.

Studi recenti hanno confermato che il virus può sopravvivere per mesi in ambienti umidi, aumentando il rischio di contagio anche a distanza di tempo.

Parvovirosi nel cane

Come si trasmette la parvovirosi? Modalità di contagio nel cane e nel gatto

La parvovirosi si diffonde attraverso:

  • Feci di animali infetti: Il virus è presente in grandi quantità e può contaminare pavimenti, tappeti, lettiere e altre superfici.
  • Oggetti contaminati: Giochi, ciotole, lenzuola o qualsiasi altro oggetto usato da un animale infetto.
  • Trasporto indiretto: Il virus può essere trasportato su scarpe, vestiti o mani sporche.

Basta una minima quantità di virus ingerita durante il gioco o il grooming per infettare un animale, soprattutto se giovane e non vaccinato.

Cuccioli e parvovirosi

Quali sono i sintomi della parvovirosi? Segnali da non sottovalutare nei cuccioli

I sintomi della parvovirosi possono insorgere rapidamente e includono tra gli altri questi.

  • Abbattimento: Il pet appare letargico e privo di energie.
  • Febbre: Spesso uno dei primi segnali di infezione.
  • Anoressia: Perdita totale dell'appetito.
  • Vomito e diarrea: Spesso con sangue, che causano grave disidratazione.
  • Deplezione immunitaria: Predisposizione a infezioni batteriche o parassitarie.

Nei cuccioli molto giovani, il virus può causare malformazioni incompatibili con la vita se la madre non è stata adeguatamente vaccinata e si ammala durante la gravidanza.

Diagnosi e cura: cosa fare se il tuo pet è infetto: L'importanza del veterinario

La diagnosi della parvovirosi viene effettuata tramite esame clinico. Età, storia vaccinale e sintomi osservati.

I test diagnostici come il test antigenico rapido serve per rilevare il virus nelle feci. La PCR è l'analisi molecolare per confermare la presenza del virus.

Infine gli esami del sangue come l' emogramma e biochimica per valutare lo stato di salute generale.

Visita dal veterinario per parvoviorsi

Terapie per contrastare la parvovirosi

Non esiste una cura specifica per il virus, ma il trattamento si concentra sul supporto dell'organismo:

  • Fluidoterapia: Per mantenere l'idratazione tramite infusioni endovenose.
  • Terapie sintomatiche: Controllo del vomito, dolore e altre complicazioni.
  • Antibiotici: Per prevenire infezioni batteriche secondarie.
  • Nutrizione assistita: Alimentazione tramite tubicini per evitare il digiuno prolungato.
  • Trasfusioni di sangue: Nei casi più gravi, per contrastare l'anemia e migliorare l'immunità.

La guarigione dalla parvovirosi dipende dalla rapidità con cui vengono iniziate le terapie e dalla loro intensità.  Un trattamento tempestivo aumenta significativamente le probabilità di successo.

Durante il ricovero, il pet deve essere isolato per evitare il contagio di altri animali e monitorato quotidianamente per adattare le terapie.

Come prevenire la parvovirosi: il ruolo del vaccino

Il vaccino è la forma di prevenzione più efficace:

  • Per i cuccioli: Prima dose a 4-6 settimane di età, con richiami mensili (da 3 a 4).
  • Per gli adulti: Richiami ogni 3 anni per mantenere un livello di protezione adeguato.
  • Per le madri: Vaccinazione prima della gravidanza per proteggere i cuccioli tramite il colostro.

È importante ricordare che esistono razze che possono essere resistenti alla protezione vaccinale.

Lo sono: Rottweiler, Pit Bull, Dobermann, Per queste, è sempre indicato effettuare una titolazione anticorpale per verificare che si sia instaurata una corretta copertura.

Vaccino per parvoviorsi

Sanificazione e precauzioni in caso di esposizione

Se si sospetta un contatto con il virus è essenziale sanificare gli ambienti.

  • Pulizia degli ambienti: Utilizzare candeggina diluita per disinfettare superfici e oggetti.
  • Igiene personale: Lavare vestiti, scarpe e mani con detergenti antibatterici.
  • Lavaggio del pet: Utilizzare saponi specifici per cani e gatti per rimuovere eventuali tracce di virus dal pelo.

Evitare il contatto con altri animali non vaccinati per almeno 2 settimane.

Domande frequenti sulla parvovirosi

Quanto tempo sopravvive il virus nell'ambiente?

Secondo studi recenti, il virus può resistere per mesi, soprattutto in ambienti umidi e sporchi.

I gatti possono infettare i cani?

No, il parvovirus canino può infettare anche i gatti, ma non viceversa.

Cosa fare se il mio cane o gatto è esposto al virus?

Lavare il pet, sanificare gli ambienti e monitorare attentamente eventuali sintomi.

Il vaccino è sempre efficace?

Se somministrato correttamente, offre un'elevata protezione, ma nessun vaccino garantisce il 100% di efficacia.

Conclusione

Proteggere il tuo cane o gatto dalla parvovirosi è possibile. Consulta il tuo veterinario per il vaccino e prendi tutte le precauzioni necessarie per prevenire il contagio. Per ulteriori consigli, visita il nostro blog e seguici sui social per rimanere sempre aggiornato!

© 2022 Pet Academy | All Rights Reserved
E.V. Soc. Cons. a r.l. - P.IVA 01032200196