Hai mai sentito parlare della parvovirosi?
Questa malattia virale è estremamente pericolosa per i nostri amici a quattro zampe, soprattutto per i cuccioli, e può essere letale se non riconosciuta e trattata in tempo.
In questa guida scoprirai tutto ciò che c'è da sapere sulla parvovirosi, dai sintomi alla prevenzione, per proteggere il tuo pet.
La parvovirosi è una malattia causata da due virus simili ma distinti:
Questi virus attaccano le cellule che si dividono rapidamente, come quelle dell'intestino, dei linfonodi e del midollo osseo, causando gravi danni al sistema immunitario e all'apparato gastrointestinale.
La loro resistenza nell'ambiente li rende altamente contagiosi e difficili da eradicare.
Studi recenti hanno confermato che il virus può sopravvivere per mesi in ambienti umidi, aumentando il rischio di contagio anche a distanza di tempo.
La parvovirosi si diffonde attraverso:
Basta una minima quantità di virus ingerita durante il gioco o il grooming per infettare un animale, soprattutto se giovane e non vaccinato.
I sintomi della parvovirosi possono insorgere rapidamente e includono tra gli altri questi.
Nei cuccioli molto giovani, il virus può causare malformazioni incompatibili con la vita se la madre non è stata adeguatamente vaccinata e si ammala durante la gravidanza.
La diagnosi della parvovirosi viene effettuata tramite esame clinico. Età, storia vaccinale e sintomi osservati.
I test diagnostici come il test antigenico rapido serve per rilevare il virus nelle feci. La PCR è l'analisi molecolare per confermare la presenza del virus.
Infine gli esami del sangue come l' emogramma e biochimica per valutare lo stato di salute generale.
Non esiste una cura specifica per il virus, ma il trattamento si concentra sul supporto dell'organismo:
La guarigione dalla parvovirosi dipende dalla rapidità con cui vengono iniziate le terapie e dalla loro intensità. Un trattamento tempestivo aumenta significativamente le probabilità di successo.
Durante il ricovero, il pet deve essere isolato per evitare il contagio di altri animali e monitorato quotidianamente per adattare le terapie.
Il vaccino è la forma di prevenzione più efficace:
È importante ricordare che esistono razze che possono essere resistenti alla protezione vaccinale.
Lo sono: Rottweiler, Pit Bull, Dobermann, Per queste, è sempre indicato effettuare una titolazione anticorpale per verificare che si sia instaurata una corretta copertura.
Se si sospetta un contatto con il virus è essenziale sanificare gli ambienti.
Evitare il contatto con altri animali non vaccinati per almeno 2 settimane.
Secondo studi recenti, il virus può resistere per mesi, soprattutto in ambienti umidi e sporchi.
No, il parvovirus canino può infettare anche i gatti, ma non viceversa.
Lavare il pet, sanificare gli ambienti e monitorare attentamente eventuali sintomi.
Se somministrato correttamente, offre un'elevata protezione, ma nessun vaccino garantisce il 100% di efficacia.
Proteggere il tuo cane o gatto dalla parvovirosi è possibile. Consulta il tuo veterinario per il vaccino e prendi tutte le precauzioni necessarie per prevenire il contagio. Per ulteriori consigli, visita il nostro blog e seguici sui social per rimanere sempre aggiornato!