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È normale che durante l’estate il mio pet dorma di più?

Dormire bene è essenziale per mantenere una buona qualità della vita, ma una grave depressione sensoriale può anche essere indice di una malattia generale o neurologica. Devo quindi preoccuparmi quando, nel periodo estivo, noto nel mio pet una tendenza a riposare di più?

Gatto che dorme

L’importanza di un giusto riposo

Un corretto e duraturo periodo di sonno permette di mantenere in equilibrio le varie funzioni vitali di un pet, sia fisiche sia psicologiche, così come ampiamente risaputo nell’uomo.

Durante il sonno si alternano due fasi, in base all’attività elettrica del cervello (identificata dall’elettroencefalogramma): la prima è chiamata “sonno ad onde lente” o “sonno non-REM”, durante la quale i muscoli diventano progressivamente più rilassati, si abbassano la frequenza del battito cardiaco, della respirazione e la temperatura del corpo. Una volta raggiunta il sonno profondo si passa alla seconda fase, chiamata “sonno REM” (dall’inglese rapid eye movement, ovvero movimento rapido degli occhi), durante la quale i pet possono sognare e avere delle contrazioni muscolari involontarie della faccia, delle zampe o muovere gli occhi (da cui deriva il suo nome). Per tutta la durata del periodo di riposo nei pet (che può anche durare molte ore) si alternano ciclicamente fasi di sonno non-REM a fasi di sonno REM.

Un cane adulto dorme in media il 30% del tempo durante il giorno, mentre la notte arriva a dormire fino al 70% del tempo. Il gatto, al contrario, ha un atteggiamento tipicamente notturno, e i periodi di riposo sono circa il 50% del tempo sia durante il giorno sia durante la notte.

Cane anziano dorme

Cosa influenza il numero di ore di sonno nei pet?

Con l’avanzare dell’età è stato osservato che i pet anziani tendono a dormire di più durante il giorno (ad esempio, aumentano i “riposini” giornalieri o svegliandosi più tardi al mattino), mentre durante la notte le fasi di sonno vengono interrotte più spesso, diminuendo le fasi di sonno REM.

I pet che vengono nutriti più volte al giorno tendono, inoltre, a dormire più a lungo, mentre vivere a stretto contatto con i proprietari (ad esempio, pet che vivono indoor, cioè solo in casa, anziché outdoor, all’aperto) li porta ad adattarsi alle loro attività quotidiane, aumentando o diminuendo di conseguenza le fasi di riposo o di attività fisica giornaliera.

Da numerosi studi svolti in medicina umana sappiamo, inoltre, che le fasi di riposo possono essere influenzate dall’attività fisica svolta durante il giorno, da eventuali situazioni stressanti (ad esempio, dalla presenza di altri animali o da sensazione di fame), dalla temperatura corporea e dalla quantità e durata di luce a cui si viene esposti.

Cuccioli che dormono

Come mai la temperatura può influenzare le fasi di sonno?

È risaputo come nelle persone, durante il sonno, avvenga un abbassamento progressivo della temperatura corporea; per coloro che dormono tra le ore 23 e le ore 7, la temperatura scende al suo minimo intorno alle ore 4-5 del mattino, quando si raggiunge la fase di sonno più profonda. Nei momenti in cui la temperatura corporea si alza è, invece, meno probabile riuscire ad addormentarsi ed aumenta la possibilità di svegliarsi dalle fasi di sonno.

Finora pochi studi hanno esplorato questo fenomeno nei pet, ma da alcune analisi preliminari risulta probabile che anche nei cani avvenga lo stesso fenomeno e che, quindi, la temperatura influenzi il controllo delle fasi di sonno-veglia.

Una più elevata temperatura ambientale (ad esempio, durante il periodo estivo) può quindi diminuire le fasi di sonno ristoratore, aumentando le fasi di risveglio notturno o diminuendo la possibilità di riposarsi correttamente, sia durante il giorno sia durante la notte. Di conseguenza è possibile che i pet, soprattutto se anziani, abbiano una maggiore tendenza a “recuperare” le ore di sonno se non riescono a riposare correttamente, come dopo una giornata stressante o se sottoposti ad elevate temperature ambientali.

Esistono tuttavia delle situazioni in cui il vostro pet potrebbe ritrovarsi estremamente abbattuto, rimanendo sdraiato a terra senza rispondere agli stimoli, non riesce ad alzarsi o a camminare, prova dolore o ha dei problemi a respirare correttamente: in questi è indicato contattare un medico Veterinario per ulteriori accertamenti.

La narcolessia, ovvero l’improvvisa ed eccessiva perdita di inerzia muscolare, percepita come una improvvisa perdita di coscienza o un’eccessiva sonnolenza, è una malattia estremamente rara nel cane, che solitamente ha alla base un deficit nella trasmissione di un neurotrasmettitore, l’orexina. Non si tratta di una malattia pericolosa per la vita del cane, ma necessita di un trattamento specifico a vita e di particolari accortezze da attuare nella vita di tutti i giorni.

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student
Ospedale Veterinario Universitario
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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