Gli agguati sono un comportamento distintivo nei nostri amici a quattro zampe felini e derivano proprio dalla loro natura predatrice: questa abitudine è spesso associata al gioco, ma a volte potrebbero emergere motivazioni differenti.
Il comportamento predatorio dei gatti domestici si manifesta attraverso gli agguati: le ragioni di questo comportamento sono legate alla natura predatrice del felino che può essere manifestata in due modi:
1. Attraverso agguati "inseguitori": i predatori che prediligono questo tipo di agguati tendono a rincorrere la preda, sfruttando tutta la loro agilità e velocità;
2. Attraverso agguati "da imboscata": i predatori che utilizzano questa strategia aspettano pazientemente la preda, rimanendo fermi e nascosti.
I gatti, infatti, discendono da antenati selvatici la cui sopravvivenza dipendeva esclusivamente dalla caccia: gli agguati rappresentano, quindi, un comportamento innato che ne può garantire il successo, permettendo ai gatti di avvicinarsi silenziosamente e strategicamente alle loro prede. Le loro abilità da predatori sono affinate, addirittura, dalla visione notturna, attraverso pupille a fessura verticale che permettono il monitoraggio della distanza della preda.
Gli agguati che si osservano nei gatti domestici sono prevalentemente legati al gioco e costituiscono una forma di allenamento per le loro innate abilità di caccia: attraverso il gioco, infatti, i gattini sviluppano molte abilità che permetteranno loro di mantenere i propri riflessi agili, oltre che di sviluppare forza muscolare e coordinazione.
Tutti i giochi che prevedono il battere la zampa, i balzi e la caccia sono molto utili per permettere al gatto di sviluppare il proprio istinto predatore e le proprie strategie in sicurezza.
Seppure ogni gatto sia diverso, solitamente il gioco costituisce un ottimo strumento sia da cuccioli che da adulti per sviluppare e mantenere attivi alcuni comportamenti specifici legati alla specie.
Perché i gatti fanno gli agguati?
Le motivazioni per cui i gatti fanno gli agguati, solitamente, possono riguardare:
· Il loro istinto: seppure alcuni gatti tendano ad inseguire la loro preda, la maggior parte di essi preferisce fare agguati, affinando le proprie strategie di caccia e risparmiando notevole energia.
· Il controllo del territorio: i gatti, nonostante la vita domestica, conservano istinti territoriali che permette loro di marcare il proprio spazio.
· Il gioco: come è già emerso, l'agguato fa parte della sequenza predatoria che i gatti riproducono durante il gioco ed è molto comune nei gatti più giovani.
· La scarsa stimolazione ambientale: un gatto ha bisogno di molti stimoli per tenere alta la propria attenzione e la scarsa presenza degli stessi può dirottare gli agguati verso il proprio padrone o, aumentare notevolmente il numero di episodi di agguato.
· L'apprendimento di tale comportamento: se il gatto vede che da ogni suo agguato vi è una reazione (grido o inseguimento) da parte del proprio padrone, lo apprenderà come un divertimento e come qualcosa di gratificante, per cui tenderà a ripeterlo.
· L'interazione sociale tra gatti: questo comportamento si può osservare anche tra gatti che condividono lo stesso ambiente e contribuisce a consolidare i legami sociali all'interno del gruppo.
Come gestire questi comportamenti?
Gestire gli agguati è possibile partendo dalla comprensione della natura di tali comportamenti: se in casa fossero presenti pochi stimoli per il proprio amico a quattro zampe, sarebbe opportuno arricchire l'ambiente con nuove fonti di gioco quali scatole di cartone, tiragraffi, giochi d'intelligenza, per evitare che il gatto si annoi e per favorire il suo sviluppo fisico e intellettivo.
Spesso gli agguati sono anche accompagnati da una buona dose di aggressività e a quel punto è opportuno comprenderne le motivazioni che potrebbero essere legate alla solitudine del gatto: se il padrone è spesso fuori casa e il micio vive da solo e in un ambiente con pochi stimoli, è possibile che sviluppi un comportamento più aggressivo.
Inoltre, è importante sapere che anche i gatti che sono rimasti orfani troppo presto o che siano stati svezzati in modo prematuro possono sviluppare un comportamento tendenzialmente più litigioso, in quanto potrebbero non aver imparato a moderare il loro comportamento di gioco.
È bene ricordare, inoltre, che non bisogna litigare con il proprio gatto, o usare mani e piedi anche solo per giocare, perché questo alimenterebbe la sua voglia di effettuare attacchi, e potrebbe portare anche allo sviluppo di problemi comportamentali non indifferenti.
Un buon metodo per spostare l'attenzione del proprio micio verso altri bersagli che non siano le caviglie del padrone o gli altri mici della casa, è fornirgli un gioco interattivo con cui possa divertirsi e stimolare la propria attenzione.
In ogni caso, il consiglio migliore qualora il proprio gatto provochi lesioni al padrone o agli altri animali, è sempre quello di contattare il proprio Medico Veterinario che saprà sicuramente inquadrare il problema e fornire il supporto migliore.