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Gestire il cane e il gatto dopo un’operazione chirurgica

Le operazioni chirurgiche a cui il cane e il gatto possono essere sottoposti variano estremamente per il tipo di invasività e per la difficoltà nella gestione post-operatoria. In alcuni casi, come la rimozione di una piccola massa sulla cute, sarà necessario effettuare un’anestesia molto blanda, tramite una lieve sedazione (induzione di uno stato di rilassamento) ed analgesia (insensibilità al dolore), mentre la ferita chirurgica potrebbe essere di piccole dimensioni ed avere una rapida guarigione che non necessita di particolari cure o attenzioni.

In altri casi, come alcune operazioni ortopediche o nel caso di chirurgie che prevedono la manipolazione di organi gravemente alterati (es. abrasioni cutanee gravi) o organi interni (addominali, toracici, tessuto nervoso) sarà necessario effettuare un’anestesia più profonda (solitamente addormentando il pet), con una gestione più lunga delle ferite chirurgiche, che potrà durare anche diverse settimane, in base alla gravità e alle dimensioni della ferita.

In questo articolo vedremo alcune delle accortezze da avere nel cane e nel gatto che hanno effettuato un’operazione chirurgica.

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Anestesia ed analgesia nel periodo post-operatorio

Alcuni degli effetti dei farmaci anestetici possono protrarsi parzialmente anche nel periodo post-operatorio.

È innanzitutto opportuno mantenere il digiuno fin quando indicato dal medico Veterinario: alcuni farmaci anestetici possono, infatti, causare nausea ed indurre il vomito, predisponendo a delle complicazioni mediche.

Il medico Veterinario vi indicherà alcuni possibili effetti collaterali di lieve gravità legati all’anestesia, come debolezza, sonnolenza, vomito, diarrea o disappetenza, che possono rendersi evidenti nelle ore successive all’operazione. Nel caso in cui questi sintomi dovessero risultare particolarmente gravi e più duraturi rispetto a quanto previsto, sarà necessario contattare il medico Veterinario.

In alcuni casi potrà essere necessario continuare a somministrare dei farmaci analgesici nelle ore e nei giorni immediatamente successivi alla chirurgia: è importante attenersi alle indicazioni del medico Veterinario sulla frequenza e sul dosaggio di questi farmaci, evitando un sovradosaggio (rischioso per la vita del pet) o dimenticandosi di somministrarlo nelle tempistiche e nei modi previsti (causando eccessivo dolore).

Bisogna mantenere il pet in un ambiente confinato e tranquillo nelle ore successive all’operazione, effettuando passeggiate brevi e tenendolo sempre al guinzaglio. Poiché i farmaci anestetici possono causare problemi nel mantenere correttamente l’equilibrio, sarà inoltre opportuno evitare di far correre, giocare, far salire le scale o sul divano il pet, poiché potrebbe rischiare di cadere e provocarsi dei traumi.

Il collare elisabettiano

Il collare elisabettiano è a tutti gli effetti un presidio medico essenziale nella gestione dei cani e dei gatti che hanno subito un’operazione chirurgica. La sua utilità consiste nell’evitare che il pet si lecchi le ferite chirurgiche, infettandole o rimuovendone i punti di sutura e le medicazioni, ritardandone così il processo di guarigione. È di estrema importanza che il collare venga indossato dal pet fino alla rimozione dei punti, delle fasciature e fino alla guarigione della ferita. Indossando un collare delle dimensioni adatte alla taglia del pet non inficerà la sua capacità di mangiare e bere correttamente, ma se necessario sarà possibile rimuoverlo per brevi momenti, mantenendo il pet sempre controllato a vista per evitare che lambisca la ferita chirurgica. Il collare deve essere indossato anche durante il periodo notturno.

La somministrazione delle terapie

È importante seguire scrupolosamente le indicazioni date dal medico Veterinario: potranno essere prescritti dei farmaci per garantire una migliore guarigione delle ferite (es. pomate, unguenti), evitare lo sviluppo di infezioni (es. disinfettanti, antibiotici), alleviare il dolore post-operatorio (analgesici) o per altre necessità, in base a specifiche procedure chirurgiche (es. somministrazione di vitamine, ormoni, ed altro). Il medico Veterinario vi indicherà il tipo e la quantità di farmaco da somministrare, le modalità di somministrazione e per quanto tempo effettuare le terapie.

La gestione a casa

In alcuni casi sarà opportuno evitare che il pet entri in contatto con altri animali conviventi, fino a completa guarigione delle ferite.

La ferita e i suoi bendaggi dovranno essere tenuti sempre ben puliti ed asciutti, evitando quindi che il pet abbia libero accesso all’esterno dell’abitazione quando non può essere monitorato.

Nel caso in cui il pet abbia un arto inabilitato (es. da una fasciatura rigida o per un’amputazione) sarà opportuno rimuovere tutti i potenziali ostacoli presenti in casa (es. tavolini, sgabelli o oggetti in cui il pet può infilarsi e rimanere incastrato).

È opportuno eliminare la copertura nelle lettiere dei gatti, in modo che siano più facilitati ad accedervi.

Bisogna lasciare le ciotole e la lettiera in luoghi facilmente accessibili al pet, evitando che debba salire o scendere delle scale per raggiungerle.

È importante monitorare l’insorgenza di eventuali complicazioni correlate all’operazione: gonfiori o perdita di materiale dalla ferita, assicurarsi che il pet beva e mangi correttamente, alterazioni nell’urinare o nelle feci, problemi respiratori o qualsiasi altra grave alterazione delle sue normali condizioni fisiche o mentali.

Il bendaggio di ferite sulla cute

I bendaggi devono essere periodicamente controllati e sostituiti, in modo tale che la ferita rimanga asciutta, evitando che si infetti e permettendo una migliore guarigione dei tessuti.

La sostituzione della fasciatura è un procedimento che deve spesso essere effettuato da un operatore del settore Veterinario adeguatamente istruito, effettuando (se necessario) una sedazione ed analgesia adeguate prima di procedere. La sostituzione dovrà, inoltre, essere effettuata in modo sterile, evitando la trasmissione di agenti infettivi nella ferita chirurgica. Nel caso di un mancato miglioramento potrà, inoltre, essere necessario effettuare delle medicazioni, modificare il tipo di fasciatura o inserire dei tubi per il drenaggio dei liquidi infiammatori.

Nei casi meno gravi e se il medico Veterinario lo ritiene opportuno, è possibile effettuare i cambi della fasciatura da casa, seguendo sempre attentamente le indicazioni fornite dal medico Veterinario e tenendo un diario delle procedure, indicando la data e il tipo di azione effettuata, permettendo al medico Veterinario di individuare eventuali punti critici, migliorando la gestione della ferita e velocizzando il processo di guarigione.

Il bendaggio nelle ferite ortopediche

L’applicazione di un bendaggio sugli arti può risultare necessario in diversi problemi ortopedici o in seguito ad una chirurgia di ossa ed articolazioni. Oltre alle precauzioni già citate (collare elisabettiano, eliminare gli ostacoli in casa, etc.) bisognerà mantenere asciutto il bendaggio anche durante le passeggiate: applicare una copertura di plastica, come un sacchetto, può risultare utile a tale scopo. Bisogna inoltre controllare che il bendaggio non scivoli dal punto di applicazione e che non provochi dolore: sarà quindi opportuno tastare i piedi ed il bendaggio un paio di volte al giorno, valutando che la parte superiore dell’arto non si gonfi. Poiché il cane si affaticherà più facilmente del solito camminando, è opportuno fare delle passeggiate brevi ed aumentare la frequenza giornaliera delle uscite, evitando però le corse o i giochi con gli altri cani.

Gestione del sondino esofageo

In corso di alcune malattie gravi, che non permettono al pet di alimentarsi spontaneamente, potrà risultare necessario inserire un sondino esofageo per poter somministrare il pasto giornaliero tramite un’apposita siringa, finchè il pet non tornerà a mangiare spontaneamente. Si tratta di un tubicino di plastica che viene inserito all’interno dell’esofago, effettuando una piccola incisione chirurgica sul lato del collo. La ferita viene successivamente fasciata e necessita di una manutenzione ogni due giorni circa, in modo da poterla controllare e disinfettare.

Si tratta di una procedura abbastanza semplice e non dolorosa che un proprietario opportunamente istruito può effettuare direttamente da casa, avendo cura di mantenere le indicazioni igieniche e valutando la presenza di alterazioni nella ferita (es. arrossamento, pus, sangue).

Per effettuare il controllo e la pulizia sono necessari dei guanti monouso, della soluzione fisiologica, delle garze, del gel disinfettante, della cotonina e delle fasce elastiche per il bendaggio.

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student
Ospedale Veterinario Universitario
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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