Pet Academy

Come capire se un cane ha freddo e come proteggerlo

Proteggere il proprio cane dal freddo, cogliendone i gesti sintomatici oppure attraverso un’attenta prevenzione, risulta molto importante per mantenere un adeguato benessere del proprio pet ed evitare delle conseguenze infauste.

Un eccessivo abbassamento della temperatura del corpo viene definita con il termine ipotermia: diversamente dagli esseri umani, la temperatura corporea di un cane è un po’ più alta, assestandosi tra 37,5° e 39,5°C. Una condizione di ipotermia è indicata da una temperatura corporea minore di 37°C.

Microbiota

Come si misura la temperatura corporea in un cane?

I termometri digitali sono gli strumenti più comodi e veloci, impiegando solo pochi secondi, per misurare la temperatura nei pet. Diversamente dall’uso umano, risulta difficile misurare la temperatura attraverso la pelle, a causa del suo elevato spessore e del pelo che la ricopre. Per misurare adeguatamente la temperatura risulta, pertanto, essenziale che il termometro venga inserito all’interno di una cavità corporea, solitamente nel retto. Non si tratta di una procedura dolorosa per il pet: nel peggiore dei casi può risultare lievemente fastidiosa.

Un’alternativa valida può essere quella di misurare la temperatura inserendo il termometro digitale nel canale auricolare del pet, ma ciò comporta maggiori rischi di perforare il timpano e di sottostimare la reale temperatura corporea. È quindi importante che la misurazione venga effettuata da una persona adeguatamente istruita, per garantire un rilevamento accurato della temperatura.

Cosa può causare una condizione di ipotermia?

L’eccessiva esposizione a basse temperature a la perdita del calore corporeo sono cause generiche e comuni di ipotermia. Si parla di ipotermia accidentale o primaria quando il calore prodotto dal corpo viene perso e non riesce ad essere trattenuto.

Alcuni comuni esempi sono:
- tenere un cane in un’ambiente con una temperatura ambientale estremamente bassa, senza protezioni corporee o ripari dal vento e dalla pioggia;
- un prolungato contatto con superfici o oggetti freddi, che non permettono di “trattenere" il calore corporeo, come superfici di metallo, ceramica o plastica (ad esempio, cucce esterne senza coperte);
- tenere il pelo del proprio cane bagnato, in un ambiente freddo o sottoposto al vento;
- meno comunemente, se viene eseguita un’attività motoria prolungata o eccessivamente estenuante in un ambiente con temperatura molto bassa.

Talvolta a questi eventi si associano dei traumi (es. incidenti stradali), alcune malattie sottostanti (es. ipotiroidismo, malattie cardiache) oppure si tratta di cani molto giovani o vecchi che sono malnutriti: in tal caso si può sviluppare un’ipotermia secondaria, ovvero quei casi in cui, anche se non sono presenti temperature estremamente basse, il cane può essere incapace di mantenere una temperatura corporea adeguata. Questa situazione è possibile anche in quei cani che hanno assunto farmaci anestetici o sostanze stupefacenti, che alterano il loro stato sensoriale e la capacità di mantenere un’adeguata temperatura corporea.

Come faccio a capire se il mio cane soffre per il freddo?

Quando la temperatura del corpo si abbassa, vengono messe in atto alcuni meccanismi di compensazione, che permettono di diminuire la perdita di calore o di aumentarne la produzione corporea. Inizialmente si può osservare tremore della pelle: questi movimenti muscolari involontari possono anche coinvolgere l’intero corpo, mentre altre volte sono lievi e si possono apprezzare appoggiando una mano sul corpo del proprio pet. Nei cani con pelo più corto è possibile inoltre notare un addirizzamento dei peli, ovvero la “piloerezione” o “orripilazione”, chiamata così poiché si tratta di un fenomeno comune anche ad uno stato d’animo di paura. Un cane che soffre il freddo sarà anche meno portato a muoversi, con una tendenza ad accucciarsi e rannicchiarsi su sé stesso, andando alla ricerca di fonti di calore (es. termosifoni, coperte di tessuto). Di difficile percezione, possono anche essere presenti un aumento della frequenza del respiro (tachipnea), talvolta mascherata dai tremori della pelle, o un aumento della frequenza del battito cardiaco (tachicardia).

Se la temperatura corporea continua a scendere, possono essere evidenti anche dei movimenti corporei incoordinati (atassia) o un ridotto stato di coscienzaNei casi in cui la temperatura scenda in modo estremo, i vari fenomeni di compensazione possono venire a mancare, andando incontro ad uno stato di estrema depressione e coma: in questi casi non saranno più evidenti né tremori della pelle né reazioni ad altri stimoli esterni.

Come preservare il cane da un’ipotermia?

La principale precauzione prevede di mantenere sempre il proprio pet protetto da temperature estremamente basse o da un’eccessiva dispersione del calore corporeo. Nei cani che non hanno accesso ad un’abitazione riscaldata, è importante costruire un giaciglio di adeguate dimensioni e opportunamente attrezzato, composto di sostanze idrorepellenti e rivestito internamente con materiali che non permettono al calore corporeo di disperdersi (es. coperte di tessuto). Il giaciglio andrà sempre tenuto pulito, asciutto e posizionato in un luogo strategico: sotto una tettoia e in corrispondenza di un muro angolare, in modo da mantenerlo protetto sia dalla pioggia che dal vento. Se il proprio cane si bagna il pelo è opportuno asciugarlo ed evitare di esporlo al vento o ad ambienti con basse temperature.

Anche i cani che vengono tenuti all’interno di un’abitazione devono avere a disposizione una zona adeguatamente attrezzata in cui accucciarsi, evitando il contatto con pavimenti di ceramica: delle coperte o delle cucce di cotone possono essere l’ideale.

Se si porta al passeggio il proprio pet bisogna munirsi di adeguate protezioni contro la pioggia (es. cappotti, ombrelli) e tenere monitorato se il proprio pet diventa intollerante al freddo.

Se il proprio cane dovesse mostrare dei segni di ipotermia è opportuno posizionarlo all’interno di un ambiente riscaldato, al riparo dal vento, asciugarne il pelo (se bagnato) e coprirlo con delle coperte. Posizionarlo vicino a delle fonti di calore, come termosifoni o borse d’acqua calda, evitando che quest’ultime siano a contatto diretto con la pelle o che abbiano una temperatura eccessivamente elevata: in questi casi esiste infatti il rischio di un’ustione cutanea o danni ad altri organi interniIn caso di segni clinici gravi (es. estrema depressione, coma) è sempre indicato contattare il Medico Veterinario. 

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student
Ospedale Veterinario Universitario
Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

© 2022 Pet Academy | All Rights Reserved
E.V. Soc. Cons. a r.l. - P.IVA 01032200196