Il petauro dello zucchero, pet curioso che richiede una certa esperienza
Il petauro dello zucchero (Petaurus breviceps) è un piccolo marsupiale dal comportamento curioso e vivace, originario dell’Australia, della Tasmania e di alcune zone dell’Indonesia e della Papua Nuova Guinea.
Il suo aspetto buffo e la sua capacità di planare lo rendono un animale molto affascinante, ma è importante sapere che richiede cure specifiche e molta esperienza.
Prima di decidere di adottarne uno, è essenziale conoscere il suo comportamento, le esigenze alimentari e le condizioni necessarie per garantirgli una vita lunga e sana.
Cos'è il petauro dello zucchero e dove vive?
Il petauro dello zucchero è un animale notturno e sociale che in natura vive in gruppi composti da 10-12 individui.
La loro organizzazione sociale prevede un maschio dominante che si accoppia con tutte le femmine del gruppo.

Habitat naturale e adattamenti del petauro
In natura, questi piccoli marsupiali si sono adattati perfettamente alla vita nelle foreste pluviali, grazie alla loro capacità di planare tra gli alberi.
Vivono prevalentemente sugli alberi e costruiscono i loro nidi all'interno di tronchi cavi, al riparo da predatori e intemperie.
Alcune caratteristiche che li aiutano a sopravvivere nel loro habitat naturale:
- Patagio per planare: una membrana di pelle che si estende tra i polsi e le caviglie, permettendo loro di compiere voli planati fino a 50 metri.
- Vista notturna eccezionale: i loro grandi occhi sono perfetti per vedere al buio e individuare prede e frutta matura.
- Olfatto e udito sviluppati: sono in grado di riconoscere membri della loro colonia grazie ai feromoni e possono captare suoni a bassa frequenza, utili per la comunicazione.

Quanto vive un petauro dello zucchero?
La durata della vita di un petauro varia a seconda delle condizioni in cui viene allevato.
In natura, la vita media è di circa 5-7 anni, a causa di predatori e malattie, mentre in cattività e con le giuste cure, può vivere tra i 10 e i 15 anni.

Aspetto e caratteristiche fisiche
I petauri dello zucchero sono piccoli e leggeri, con un corpo lungo circa 15 cm, una coda altrettanto lunga e un peso che varia tra i 100 e i 140 grammi.
Differenze tra maschio e femmina
Osservando alcuni dettagli fisici, è possibile distinguere facilmente i due sessi:
- Maschio: presenta una ghiandola odorifera sulla testa che gli permette di marcare il territorio e le femmine del gruppo.
- Femmina: ha una tasca marsupiale in cui i piccoli completano il loro sviluppo nei primi mesi di vita.
Comportamento e abitudini
Il petauro è un animale estremamente attivo, curioso e socievole.
Tuttavia, è anche molto timido e può stressarsi facilmente se manipolato senza il giusto approccio.
Petauro dello zucchero: puzza davvero?
Molti si chiedono se questo animale emani un cattivo odore.
In realtà, i maschi producono feromoni attraverso le ghiandole odorifere, ma il loro odore non è insopportabile.
L’igiene della gabbia è fondamentale: un ambiente sporco può contribuire alla diffusione di cattivi odori.
Attenzione però: l'alimentazione incide sull'odore!
Alcuni cibi possono rendere le feci più intense dal punto di vista olfattivo.
Il petauro dello zucchero è un animale domestico adatto a tutti?
Il petauro è un animale affascinante, ma non è adatto a tutti:
- Ha bisogno di spazio: non può essere tenuto in gabbie piccole come i criceti.
- È notturno: potrebbe disturbare chi non ama rumori e movimenti di notte.
- Richiede molta attenzione: non è un animale che si può lasciare solo per molte ore al giorno.

Cosa mangia il petauro dello zucchero?
L’alimentazione è un aspetto fondamentale per la salute del petauro.
In natura, si nutre principalmente di linfa di alberi e piccoli insetti.
Dieta ideale in cattività
Per garantire un'alimentazione bilanciata, è necessario offrire una combinazione di:
- Frutta e verdura: preferibilmente dolce e matura, come banana, mango, melone e fichi.
- Proteine animali: grilli, camole della farina, piccoli pezzi di carne cotta o uovo bollito.
- Integratori di calcio: essenziali per prevenire problemi ossei.
Evitare alimenti dannosi, come cioccolato, cipolle, agrumi e zuccheri raffinati.
Allevamento e cura del petauro dello zucchero
Se si decide di adottare un petauro, è necessario preparare un ambiente adatto alle sue esigenze.
Come deve essere la gabbia?
Il petauro ha bisogno di un alloggio spazioso e ben organizzato.
La gabbia sviluppata in altezza - minima di 80 cm - perché ama arrampicarsi.
Ama nidi chiusi e oscurati, per riposare durante il giorno senza essere disturbato. Adattare un arricchimento ambientale con rami e piattaforme, per permettere arrampicate e salti.
Per farlo mangiare, preferire ciotole lavabili e beverini a goccia, per una corretta igiene dell’acqua e del cibo.
Quanto costa un petauro dello zucchero?
Il prezzo di un petauro può variare a seconda di diversi fattori:
- Acquisto presso allevatori certificati: tra 150 e 300 euro a esemplare.
- Costo della gabbia e accessori: circa 100-200 euro.
- Spese mensili per cibo e cura: intorno ai 30-50 euro.
Pro e contro di avere un petauro dello zucchero
Prima di adottarne uno, è importante valutare attentamente i vantaggi e le difficoltà.
Vantaggi
- Animale curioso e interattivo: sviluppa un forte legame con il proprietario se abituato fin da piccolo.
- Relativamente piccolo e maneggevole: non occupa molto spazio rispetto ad altri pet esotici.
- Longevità: può vivere fino a 15 anni con le giuste cure.
Svantaggi
- Richiede tempo e dedizione: non è un animale adatto a chi ha poco tempo da dedicargli.
- Non può vivere da solo: è necessario adottarne almeno due per evitare problemi di stress.
- Dieta complessa: bisogna fornire una dieta equilibrata e variegata.
Conclusione
Il petauro dello zucchero è un animale affascinante, ma non adatto a tutti. Se hai intenzione di adottarne uno, assicurati di essere pronto a fornirgli le cure adeguate, uno spazio idoneo e una dieta bilanciata. Consulta sempre esperti o veterinari specializzati per ricevere consigli sulla sua gestione. Se vuoi saperne di più sul petauro dello zucchero e su come allevarlo, continua a seguire il nostro blog per altri articoli e guide dettagliate.
Ricorda che dovrai registrarlo presso la nuova anagrafe nazionale: Il Sinac