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Perché il cane gratta la cuccia prima di addormentarsi

Grattare la cuccia o il terreno prima di dormire è un comportamento che si osserva frequentemente nei nostri cani, ed è così frequente che lo consideriamo abituale e non ci soffermiamo troppo a riflettere sulle motivazioni per cui lo fa.

In effetti non si tratta, solitamente, di un comportamento che necessiti di una particolare interpretazione per instaurare una buona relazione con il cane e per la sua salute, quindi per il suo benessere psico-fisico, tuttavia potrebbe essere un segno di disagio qualora compaia all’improvviso, senza che si sia verificato prima, oppure se diventa frequente in particolari situazioni, come spiegherò più avanti….

Cane cuccia

A pensarci bene, infatti, non si può negare che sia un comportamento bizzarro, spesso associato al girare in tondo prima di coricarsi: per questa ragione vanno prese in considerazione alcune ipotesi relative alla sua antichissima origine.

Ed in effetti si tratta di un comportamento ancestrale, che l’antenato del cane adottava e che è arrivato identico ai cani che vivono nelle nostre case perché, all’esordio della comparsa Canis Lupus, era funzionale per la sopravvivenza.

Un’ipotesi  è che servisse a rendere più comodo il luogo dove avrebbe riposato: quando il cane dormiva fuori, all’addiaccio, aveva come unico giaciglio le foglie o l’erba, quindi grattare il terreno e quello che c’era sopra serviva a costruire una cuccia comoda, soffice, senza pietre o parti di vegetazione che potessero ferirlo o dargli fastidio. Inoltre raspando il cane poteva liberare il proprio giaciglio da ospiti indesiderati, come insetti, piccoli roditori, ecc.

Un altro scopo era, ed in parte lo è ancora, quello di regolare la temperatura della cuccia: in estate più fresca, creando uno spazio ampio, ventilato e a contatto con il terreno e in inverno, scavando un buco, più caldo, nel quale infilarsi dentro, proteggendosi dal vento. Naturalmente queste “operazioni” in casa non sono necessarie, ma - come ho detto – si tratta di un comportamento ancestrale, che è rimasto tra i comportamenti del cane perché era uno di quei comportamenti, con riferimento a quando il cane viveva esclusivamente all’esterno delle abitazioni, funzionali alla sopravvivenza. E come è stato osservato, tutti i comportamenti funzionali alla vita di una specie vengono adottati e si mantengono, pur avendo perso nel tempo parte del loro scopo primario.

Aggiungo che le zampe del cane hanno, sui polpastrelli, delle ghiandole che secernono i feromoni che hanno lo scopo di marcare la superficie sulla quale sono deposti: scavare nella cuccia serve quindi anche a marcarla, in particolare se è nuova o se è stata lavata. In questo modo il nostro fedele amico, si “sente a casa”, perché quella copertina, quel cuscino, o il divano e il letto, riportano tracce odorose che li identificano come “marcate” da lui. Se ci sono più cani in casa, ognuno riconosce il proprio luogo per il sonno. Inoltre, il vedere un soggetto che raspa in una parte della casa o del giardino, avvisa un altro cane che quel luogo è già occupato e che quindi deve essere riconosciuto come non accessibile, ovvero accessibile con il rischio di essere ripreso dal suo occupante.

Cane cuccia

La sequenza usata dal nostro fedele amico di vita è sempre la stessa, facilmente riconoscibile dall’uomo come dai consimili: scavare e girare su se stesso – comportamento associato allo scavare di cui parleremo più avanti - può essere considerato un rituale con una funzione comunicativa verso il mondo esterno e rassicurante per il soggetto che lo mette in atto.

Infine, sembra che questo comportamento si osservi con maggior frequenza nelle razze da tana, probabilmente per la loro maggior consuetudine a scavare e ad usare le zampe.

Quindi, anche un comportamento del cane così abituale e frequente da non richiedere una eccessiva riflessione, ha in realtà una serie di motivazioni: il nostro amico si comporta così per rassicurarsi, per marcare un oggetto sottolineandone il possesso e per creare un giaciglio comodo e ripulito da animali infestanti e da parassiti, caldo in inverno e fresco in estate.

Il grattare la cuccia è spesso accompagnato al girare su se stesso, e anche questo è un comportamento curioso. Si tratta, anche in questo caso, di un comportamento ancestrale e tra le ipotesi per spiegarlo c’è quella di controllare gli altri cani o le persone che stanno attorno a lui, di sentire il vento per mettersi nella posizione migliore per annusare l’odore di possibili aggressori (oggi naturalmente questa motivazione, nella maggior parte dei casi non serve, vivendo in un ambiente domestico, che è protetto) o di trovare un punto sicuro e confortevole per dormire.

Se il grattare la cuccia e il girare su se stesso sono comportamenti innati, con fini pratici (soprattutto per il cane che vive all’aperto e in un contesto non domestico), che il nostro fedele amico ha conservato e usa quotidianamente, può talvolta succedere che siano un sintomo da associare a una patologia comportamentale o organica.

Se, per esempio, il cane gira su se stesso prima di addormentarsi e poi, trovata una posizione, si sveglia all’improvviso più volte durante la notte, potrebbe avere una patologia comportamentale di tipo ansioso, oppure fisica, in particolare un dolore acuto o cronico. In questo caso sarà necessario sottoporre il fedele amico a quattro zampe a una visita clinica per accertare o escludere una patologia, ad esempio a carico dell’apparto digerente o muscoloscheletrica . Oppure ancora sarà necessaria una visita comportamentale, se il sospetto è di uno stato ansioso con disturbo del sonno, che potrebbe colpire il cane adulto e molto più spesso il cane anziano.

Infine, se la femmina gratta e scava dopo il calore, potrebbe far sospettare, una falsa gravidanza o, se questo comportamento si accompagna a modificazione dell’aspetto fisico, a una vera e propria gravidanza: in questi due casi la cagna prepara il nido per accogliere i cuccioli, reali o immaginari che siano.

A cura di
Franco Fassola
Medico Veterinario esperto in Comportamento Animale
e Interventi Assistiti con gli Animali

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