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Cane e gatto possono provare emozioni come la gelosia?

I ricercatori hanno dimostrato che il cane, il gatto e molti altri mammiferi sono capaci di provare le emozioni primarie o di base (gioia, paura, tristezza, rabbia, disgusto, sorpresa). Per quanto riguarda le emozioni secondarie (gelosia, invidia, vergogna, rassegnazione e molte altre), invece, il mondo scientifico è ancora diviso per quanto riguarda il cane e il gatto.

Cane geloso

Emozionarsi insieme

Le emozioni sono stati mentali e fisiologici e la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell'individuo quando è necessario agire immediatamente, come per esempio, ai fini della sopravvivenza. Le emozioni hanno anche la funzione di comunicare agli altri ciò che proviamo. Per alcune specie, come i cefalopodi (le seppie e i polipi) le parole "proto-emozioni" o "precursori delle emozioni" possono essere più appropriate: questi animali provano dolore, stress e sofferenza ma non è ancora definito se queste percezioni siano simili alle nostre.                 
I ricercatori hanno dimostrato che il cane, il gatto e molti altri mammiferi sono capaci di provare le emozioni primarie o di base (gioia, paura, tristezza, rabbia, disgusto, sorpresa). Per quanto riguarda le emozioni secondarie (gelosia, invidia, vergogna, rassegnazione e molte altre), invece, il mondo scientifico è ancora diviso per quanto riguarda il cane e il gatto. D’altro canto mamma cane e mamma gatto già durante la gestazione creano un legame affettivo profondo con i propri piccoli chiamato legame di attaccamento. Entro la prima settimana di vita, anche tra i piccoli e la mamma nasce una relazione affettiva: questo rapporto permetterà loro di comprendere, regolare e comunicare le proprie emozioni così da diventare adulti competenti. Dopo l’adozione, i cuccioli e gattini si apriranno al mondo creando relazioni di natura differente con gli esseri umani, i propri simili e con gli individui che appartengono ad altre specie.

Gatto geloso

Parlare con il cuore

Le emozioni hanno il compito di comunicare agli altri che cosa stiamo provando e informare noi stessi in merito a ciò che ci fa bene o ci causa dispiacere e sofferenza. Ogni stimolo che proviene dall’ambiente esterno o dall’interno del nostro corpo può scatenare una risposta emotiva; tale risposta provoca una reazione di tipo fisiologico (come per esempio l’aumento della frequenza del respiro o del battito cardiaco) e comportamentale (cambiano l’espressione del volto, la postura, il tono della voce e così via). Al giorno d’oggi si preferisce parlare di esperienza emotiva poiché è stata dimostrata la presenza di una componente cognitiva: le emozioni non sono solo dettate da ciò che accade in questo momento ma è possibile imparare dalle esperienze passate e modificare il nostro comportamento.

È probabile che il sistema emotivo del cane e del gatto si sia evoluto non solo per facilitare la comunicazione con i propri simili ma anche con noi. I cani, infatti, emettono molte più espressioni facciali quando li osserviamo e sono capaci di sollevare il sopracciglio per assumere un’espressione che ricorda la tristezza così da attirare la nostra attenzione. Uno studio ha dimostrato che i cani e i gatti sono in grado di riconoscere quando i membri della famiglia sono tristi, arrabbiati, felici e così via ascoltando il tono della voce, osservando il viso o la postura della persona. Gli animali non solo ci capiscono ma adattano il loro comportamento secondo ciò che noi proviamo.

Gelosia tra cani

La gelosia, un’emozione negativa

La gelosia è legata al timore di perdere un affetto ed ha una connotazione negativa legata alla paura, alla frustrazione e alla rabbia. Uno studio ha coinvolto più coppie referente – cane per valutare se l’animale fosse capace di provare gelosia nei confronti di un pupazzo simile a un vero cane. Quando il partner umano è affettuoso con il peluche, il cane si mette in mezzo, tocca il proprietario, spinge il pupazzo come se volesse allontanarlo, abbaia e così via. Le situazioni in cui il cane e il gatto posso provare gelosia sono numerose: l’adozione di un altro animale, la nascita di un bambino, l’arrivo di un partner. Quando adottiamo un cucciolo o un gattino, il nostro “primogenito peloso” può mostrare comportamenti riferibili alla gelosia tra fratelli come l’isolamento sociale, la comparsa del comportamento di aggressione, l’eliminazione di urina e feci all’interno delle mura domestiche, le distruzioni, l’alterazione dell’appetito e così via.

a cura della dott.ssa Sabrina Giussani,
Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale
Medico Veterinario Esperto in IAA
Diplomato Medico Veterinario Comportamentalista ENVF
Master in Etologia applicata e Benessere animale
Presidente Senior SISCA

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