Il nostro nome è Dogs, Tarta Dogs. Sembra una frase da film, ma questi cani sono stati così denominati in quanto sono stati addestrati per mettere in sicurezza i nidi delle tartarughe marine.
Questo progetto è iniziato a giugno 2024 e nasce dal sodalizio tra Legambiente ed ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) con l’obiettivo di valorizzare la collaborazione uomo-cane per la salvaguardia dell’ambiente e delle specie che lo popolano. È finanziato dall’Unione Europea e inserito all’interno di Life, uno dei programmi della Commissione Europea operativo dal 1992, nonché principale strumento finanziario dedicato all'ambiente e al clima.
L’obiettivo del progetto è di tutelare e preservare la conservazione della specie della tartaruga marina comune Caretta Caretta e si tratta di un progetto unico nel suo genere, effettuato precedentemente solo negli Stati Uniti con l’ausilio di un singolo cane e non di un team, come in questo caso. In Italia, infatti, si può vedere in azione una squadra di due Labrador, uno Springer Spaniel e un Pastore Olandese rigorosamente selezionati e appositamente addestrati per diversi mesi assieme ai loro conduttori. Il team sarà affiancato dal personale esperto e autorizzato dal Ministero dell’Ambiente che interverrà alla messa in sicurezza dei nidi, una volta individuati dai nostri eroi a quattro zampe: questo poiché spesso i nidi di tartaruga marina non sono immediatamente visibili e le uova possono trovarsi fino a un metro di profondità sotto la sabbia e sono rintracciabili solo grazie allo straordinario fiuto dei cani.
© Legambiente
I Tartadogs si possono incontrare su alcune spiagge italiane di Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Calabria nelle primissime ore del giorno, quando il clima è ancora mite e adatto alla ricerca: qui, queste unità cinofile saranno intente a carcare i nidi delle tartarughe marine Caretta Caretta attraverso attività basate sul gioco tra loro e i propri conduttori, al fine di rendere l’attività giocosa e gratificante sia per i cani che per i loro compagni di squadra umani. Questo per consolidare il rapporto cane-umano e per costruire poi un progetto grande e strutturato dedicato all’addestramento per la ricerca dei nidi di tartaruga marina, al fine di tutelare l’ecosistema. Questi nidi di Caretta Caretta saranno successivamente messi in sicurezza al fine di salvaguardare la specie.
Durante la durata di tutto il progetto, gli Organizzatori supervisionano le unità cinofile al fine di confermare o riadattare le linee guida del protocollo, sempre mantenendo come il focus il benessere dei propri amici a quattro zampe.