Il viaggio in macchina, aereo o nave passa obbligatoriamente attraverso la scelta del trasportino.

È fondamentale evitare i modelli usa e getta in cartonato e quelli in plastica sottile. Si dovrà optare per una tipologia resistente, ma nel contempo leggera, che permetta all’animale di distendersi e al proprietario di poter effettuare una facile ispezione interna. Il trasportino deve essere riconosciuto come una tana e, per ottenere tale risultato, è opportuno abituare progressivamente il pet.

Lasciando dunque il trasportino aperto in casa qualche giorno prima, la naturale curiosità della specie verrà incontro al proprietario. Una coperta nota e il giocattolo preferito aiuteranno a trasformare il contenitore in una tana ideale idonea al viaggio.

Laddove possibile, la soluzione migliore resta quella di abituare fin da piccolo il cucciolo a prendere confidenza con i viaggi in macchina, magari facendogli fare periodicamente qualche giro nel quartiere e aumentando a poco a poco i tempi di percorrenza.

Prima della partenza, è utile fissare una piccola medaglietta con i dati del proprietario al collare del pet o munirlo di una variante dotata di un QR code che, scansionato da uno smartphone, consente di aprire online la pagina personale del pet con tutte le relative informazioni o che invia tramite messaggio le coordinate di geolocalizzazione in caso di smarrimento.

Anche il gatto può essere dotato di microchip. In tal senso è consigliabile chiedere al proprio medico veterinario una doppia registrazione: la prima presso l’anagrafe regionale, che fa capo alla Ats di proprio riferimento, la seconda all’interno dell’anagrafe nazionale felina. I sistemi regionali, infatti, non comunicano tra di loro e diventa quindi molto difficile, in caso il gatto si smarrisca e sconfini, riuscire a rintracciarlo. La registrazione può essere richiesta al proprio medico veterinario di fiducia, il servizio è gratuito. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito dell’anagrafe: www.anagrafenazionalefelina.it