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Portare il cane in ufficio riduce stress e ansia da prestazione

Il 24 giugno si celebra la giornata mondiale del cane in ufficio, una ricorrenza nata in Inghilterra alla fine degli anni ’90 e che sta diventano una realtà sempre più diffusa.

Sono sempre più le aziende che consentono di portare con sé i propri amici pelosi, Pet Academy e ANMVI non sono da meno, a cominciare proprio dai corsisti che frequentano le sale della sede di Palazzo Trecchi.

Cane in ufficio

Un esempio da imitare

Tre multinazionali sono un esempio per tutti: portare il cane in ufficio è infatti un’abitudine per i dipendenti di Amazon, Nintendo e Purina.

Nel caso del colosso di Seattle i cani possono accedere in azienda ogni giorno. I cani possono sostare vicino al proprio compagno rimanendo al guinzaglio, mentre chi avesse paura o non amasse gli animali può sostare nelle zone dog-free.

Alla Nintendo sono invece stati istituiti i cosiddetti “Pet Fridays”: ogni venerdì i cani possono trascorrere metà giornata accanto alla scrivania del proprietario, limitazione che è stata introdotta a causa dell’assenza nella sede di aree verdi che garantiscano adeguato movimento.

Purina ha lanciato una vera e propria campagna per consentire l’accesso dei cani agli uffici. Con PetsatWork infatti la multinazionale ha istituito un protocollo a cui possono aderire anche altre aziende che mette a disposizione un piccolo ma completo decalogo per la convivenza di animali e persone al lavoro. Guide e tutorial, oltre che tutta una serie di cartelli da esporre, vanno a completare l’iniziativa a tutto tondo fornendo a tutti gli strumenti essenziali per vivere l’esperienza in modo sereno e nel rispetto di tutti.

Portare il cane in ufficio: tutti i benefici

È stato dimostrato ormai con diversi studi che portare il cane in ufficio riduce sensibilmente lo stress, migliora la produttività e la capacità di socializzazione. È noto intatti che l’animale funge da vero e proprio mediatore, rilassa, rasserena e avvicina anche le persone più timide. Referenze che non per nulla sono alla base anche degli Interventi Assistiti con gli Animali.

Al lavoro la presenza di un cane porta anche a fare più movimento e ha un impatto decisamente positivo sull’atmosfera. È molto più facile rompere il ghiaccio e fare nuove conoscenze. I proprietari inoltre si sentono meno in colpa perché non sono più costretti a lasciarli soli, oltre che riscontrare un minor impatto sul portafogli non dovendo ricorrere a dog sitter che li aiutino a gestirli.

Anche gli animali ne traggono beneficio: stando vicino a noi trascorrono del tempo in compagnia, possono fare amicizia con altri cani e con i nostri colleghi.

Alcune regole da seguire

In Italia non esiste una vera e propria normativa che disciplini la presenza di animali sul luogo di lavoro, a parte la legge che tutela la salvaguardia della salute e della sicurezza negli stessi (art. 2087 del Codice Civile). Le regole vengono quindi dettate in parte dal buon senso, in parte da accordi interni aziendali.

Chiaramente bisognerà garantire che la convivenza sussista nel rispetto di tutti: si dovranno quindi prevedere sia zone pet-friendly, sia altre nelle quali gli animali non potranno accedere. Potrebbero infatti esserci dipendenti che hanno paure o allergie. In secondo luogo, si dovrà prestare attenzione a non arrecare danni a cose o persone, nel qual caso risponderebbe il proprietario. Per tal motivo sarebbe buona cosa richiedere che ciascuno stipuli una polizza di responsabilità civile. Sarà necessario che tutti i proprietari si dotino di strumenti per la pulizia delle deiezioni e, qualora si verificassero “incidenti”, siano pronti a pulire e disinfettare.

I cani dovrebbero poi essere tenuti al guinzaglio e comunque sotto stretta sorveglianza. Sarebbe consigliabile che venissero coinvolti solo soggetti di età superiore agli 8 mesi in modo che siano già adeguatamente socializzati e sappiano fare i propri bisogni. Si dovrà prestare attenzione al loro benessere e garantire acqua sempre a disposizione, una copertina che li faccia sentire a proprio agio, giochi per non farli annoiare. Ogni tanto dovranno poter fare qualche passeggiata.

Ovviamente tutti gli animali dovranno essere stati regolarmente microchippati e vaccinati, oltre che sottoposti a regolari profilassi antiparassitarie.

La situazione in Italia

Nel nostro Paese diverse aziende consentono ai propri dipendenti la possibilità di andare al lavoro in compagnia del proprio cane, anzi alcune lo propongono come benefit per attrarre nuovi talenti. Ne sono un esempio tra le tante Google Italia, Unicredit e Mars Italia. Boehringer Ingelheim ha annunciato proprio oggi che i suoi nuovissimi uffici di Milano ospiteranno gli amici a quattro zampe dei lavoratori, con l'iniziativa dogs@work. "Abbiamo voluto dare un messaggio" ha riferito la Presidente Morena Sangiovanni, "favorendo la costruzione di un rapporto empatico che, siamo certi, avrà numerosi riflessi positivi su tutti i collaboratori”.

Anche le pubbliche amministrazioni si stanno adeguando. Per citare un paio di casi, al Comune di Crema il sindaco Stefania Bonaldi ha ritenuto giusto dare questa possibilità. “I benefici a nostro avviso superano le criticità”, ha dichiarato infatti, e in particolare si è registrata “una diminuzione dello stress e un aumento della motivazione del lavoratore per un generale benessere che in ultima analisi va a incidere sulla soddisfazione e sull’efficienza”.

Anche presso l’Università degli Studi di Padova il magnifico rettore Pier Francesco Nocini ha consentito ai dipendenti di Ateneo di andare in ufficio col proprio pet per stimolare la creatività e l’interazione tra colleghi.

Una cultura pet-friendly che si è fatta ancora più pressante a seguito del lockdown, durante il quale anche gli animali si sono abituati a starci quotidianamente vicino e hanno poi sofferto per il distacco.

Pet Academy e ANMVI non sono da meno: da anni nelle sale di Palazzo Trecchi gli stessi corsisti possono accedere insieme ai loro compagni pelosi. Tra i dipendenti abbiamo la mascotte Muffin, esemplare di Cavalier King che usa aggirarsi tra gli uffici strappando a tutti un sorriso.

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