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Gli effetti delle eclissi sugli animali

Lunedì 8 aprile sarà visibile nel Nord America un’eclissi solare, evento che comporta la copertura totale del Sole da parte della Terra per pochi minuti e che permetterà di scorgerne solo la corona, la parte esterna della stella non coperta dal Satellite.

Questo fenomeno è poco frequente e si verifica a causa dell’allineamento perfetto tra Terra, Luna e Sole: come se fosse notte in pieno giorno, l’eclissi provocherà per qualche minuto buio e un abbassamento di temperatura. Un’altra particolarità riguarderà proprio il comportamento degli animali che potrebbero andare a dormire, considerandola notte.

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A tale proposito, sono stati condotti diversi studi proprio per approfondire il comportamento della fauna durante un evento così importante e rappresentativo: la Nasa ha proposto un progetto di cosiddetta citizen science, ossia di coinvolgimento di cittadini comuni nell’osservazione, registrazione e studio del comportamento dei propri animali durante questo fenomeno. Questo perché la luce solare rappresenta un punto di riferimento non indifferente per gli animali, in quanto ne determina il ritmo biologico.

Gli studi sul comportamento animale durante le eclissi

Prima di Eclipse soundscapes, nome del progetto di citizen science dell’agenzia spaziale americana, sono stati proposti altri studi che hanno confermato l’ipotesi di un cambiamento del comportamento animale durante un’eclissi: uno di questi, effettuato in Arizona nell'estate del 1991, ha analizzato un campione di cicale durante un’eclissi solare parziale e ha fatto emergere che questi insetti hanno interrotto il proprio “canto” per tutta durata dell'evento, probabilmente a causa dell'abbassamento di temperatura, quindi dell’escursione termica provocata dall’eclissi.

Un altro studio è stato condotto, invece, in Messico e l’oggetto di analisi è stata una colonia di ragni durante un’eclissi solare totale: calato il buio, questi insetti hanno iniziato a distruggere le proprie ragnatele, per poi ricostruirle una volta tornato il Sole. Gli studiosi hanno anche provato a illuminare artificialmente una parte della colonia per verificare la messa a punto dello stesso comportamento, ma è stato osservato che la luce artificiale non determinava lo stesso comportamento.

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Uno studio più recente è stato condotto da Adam Hartstone-Rose il quale, durante un’eclissi osservata nel 2017 negli Stati Uniti, ha rilevato che il 75% delle specie monitorate ha manifestato una reazione a tale evento. Oltre a uno stato piuttosto diffuso di confusione e ansia, alcune specie hanno messo in atto comportamenti insoliti: i gorilla hanno iniziato a direzionarsi verso i loro ripari, mentre le giraffe hanno cominciato un’irrefrenabile corsa, per non parlare delle tartarughe delle Galapagos che hanno iniziato il rito dell’accoppiamento.

Insomma, c’è grande fermento per l’eclissi dell’8 aprile che potrà essere seguita da un potenziale pubblico di più di 30 milioni di persone. Questo evento, anche grazie al progetto di scienza partecipativa lanciato dalla Nasa, permetterà di osservare ulteriormente il comportamento degli animali in situazioni eccezionali, e i risultati di tale studio forniranno sicuramente un interessante spunto per approfondire la comprensione dell’affascinante mondo degli animali.

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