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Allevamento di cavie: la riproduzione

Le Cavie, comunemente denominate anche porcellini d’India, sono roditori appartenenti alla famiglia delle cavidae originari dell’America Latina.

Da sempre (le prime tracce di addomesticamento risalgono al 5000 a.C.) questi animali sono stati allevati sia con finalità alimentari (tutt’oggi sono considerate un cibo prelibato da alcune popolazioni andine) che come animali da compagnia (per la prima volta sono state importate in Europa dagli inglesi e dagli olandesi più di 400 anni fa).

Oggi questi roditori riscuotono un notevole successo grazie al loro aspetto buffo, al loro temperamento docile e alla relativa facilità di allevamento. Conoscere le abitudini sessuali di questi animali è senza dubbio utile sia per riuscire a farli riprodurre senza problemi sia eventualmente per evitare nascite indesiderate.

Cavie

Il primo passo è riconoscere i sessi

La cosa più importante per riprodurre con successo questi animali (o per evitare nascite indesiderate) è senza dubbio riconoscerne il sesso.

Negli animali adulti (4 settimane) il dimorfismo sessuale è evidente e osservando la zona genitale è possibile distinguere facilmente i maschi dalle femmine. Nel maschio sebbene i testicoli non siano sempre evidenti il pene può essere agevolmente estroflesso esercitando una leggera pressione sul ventre, cranialmente al prepuzio. Nella femmina adulta la vagina si presenta normalmente chiusa da una membrana (imene) e non è possibile osservare alcuna estroflessione in seguito a palpazione addominale. Va comunque notato come in alcuni casi nelle femmine possa trovarsi un clitoride particolarmente sviluppato che non deve essere confuso con un pene. Nei maschi adulti è inoltre possibile sentire con le dita la parte interna del pene accarezzando gentilmente la pelle appena sopra il prepuzio. Si avvertirà in questo modo la presenza una cresta rigida del tutto assente nelle femmine.

La distinzione tra i sessi diventa molto più complessa nei soggetti giovani. Appena nati i genitali esterni dei maschi e delle femmine sono simili, pertanto serve molto esercizio per poter distinguere i sessi.

Allevamento cavie

Ciclo e comportamento sessuale

Le femmine hanno il primo ciclo estrale a circa 30 giorni di vita, anche se l’attività sessuale inizia intorno ai 70 giorni. Come accennato precedentemente la vagina normalmente si presenta chiusa da una membrana (l’imene) per la maggior parte del tempo. Tale membrana si dissolve poco prima dell’estro (il calore) che dura 8-12 ore al termine del quale si riforma. Le cavie hanno un ciclo poliestrale (vanno in calore durante tutto l’anno) e l’ovulazione è spontanea. Quando sono in calore questi animali sono particolarmente agitati, presentano un riflesso di immobilizzazione (lordosi) se grattati sulla parte posteriore della schiena e hanno la vulva leggermente ingrossata.

I maschi sono sessualmente maturi a 70 giorni anche se iniziano a manifestare comportamenti sessuali dal trentesimo giorno di età. La vita riproduttiva di una cavia è di circa 2 anni (è meglio evitare di far riprodurre animali di età superiore ai 2 anni e mezzo) e in questo periodo si possono avere anche 8-10 parti.

Molti autori sconsigliano di far riprodurre per la prima volta animali di età superiore ai 12 mesi in quanto la fusione delle ossa pubiche potrebbe far aumentare il rischio di distocie e di problemi legati al parto.

Alimentazione cavia in gravidanza

L’accoppiamento e la gravidanza

Quando la femmina è in calore il maschio si mostra particolarmente interessato, si avvicina, la annusa, la corteggia girandole intorno, la lecca e le si strofina contro. La femmina a questo punto assume un atteggiamento di lordosi inarcando la schiena, rimanendo immobile e permettendo al maschio di eiaculare dopo avere eseguito 1 o 2 colpi. Al termine dell’accoppiamento (che è rapidissimo e avviene per lo più di notte o all’interno della tana) un tappo di sperma gelificato può essere presente sulla vagina.

La gravidanza in questi animali è relativamente lunga e può durare da 58 a 72 giorni con una media di 68 giorni. Durante il periodo di gravidanza l’addome della femmina tende ad aumentare progressivamente di dimensioni, soprattutto negli ultimi 15 giorni e la futura madre può arrivare a raddoppiare il proprio peso. In questo periodo è importante fornire cibo di buona qualità, verdure fresche quotidianamente e, negli ultimi 20 giorni, una integrazione aggiuntiva di calcio che andrà poi continuata anche durante l’allattamento.

La diagnosi di gravidanza nelle cavie può essere eseguita tramite palpazione dell’addome già a 15-20 giorni oppure tramite ecografia addominale. Durante la palpazione è possibile apprezzare piccole strutture ovoidali e dure del diametro di circa 5-10 mm all’interno delle corna uterine.

Cuccioli cavia

Il parto e lo svezzamento dei cuccioli

Le cavie non fanno grossi preparativi prima del parto che solitamente avviene in maniera abbastanza improvvisa. Questi animali, al contrario di altri roditori, possono partorire sia durante le ore diurne che durante quelle notturne senza alcuna differenza. Normalmente il parto dura poco, circa 30-40 minuti, e i neonati vengono partoriti a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro. Dopo il parto la madre inizia subito a pulire i piccoli leccandoli e ingerisce le placente.

I cuccioli nascono già completamente sviluppati, il pelo è presente su tutto il corpo, sono in grado di muoversi agevolmente e hanno occhi e orecchie aperti. Il numero medio di neonati è di 3 per cucciolata e il loro peso può variare dai 40 ai 100 grammi. Il maschio non disturba minimamente i neonati ma se lasciato con la femmina potrebbe accoppiarsi nuovamente subito dopo il parto.

I neonati rimangono per i primi giorni vicino alla madre e iniziano a succhiare il latte 12-24 ore dopo il parto. La montata lattea raggiunge il massimo livello a 5-7 giorni dal parto dopo i quali tende a diminuire progressivamente fino a cessare al trentesimo giorno. Ogni cavia può produrre fino a 70 ml di latte al giorno.

Nelle prime fasi dello sviluppo i piccoli possono anche leccare le feci della madre rifornendosi così degli indispensabili batteri benefici che colonizzeranno il loro intestino. Lo svezzamento avviene in genere a 3-4 settimane quando i piccoli peseranno circa 200 grammi.

Nel caso si vogliano accoppiare tra loro due cavie che non si conoscono, occorre procedere con una certa gradualità per evitare lotte. È bene utilizzare nella prima fase gabbie con divisiori in modo che gli animali si abituino agli odori reciproci senza avere la possibilità di ferirsi. Dopo alcuni giorni il divisorio deve essere tolto e, se i due animali mostrano di accettarsi, sarà possibile lasciarli insieme finché non si accoppiano.

Latte nutrizione cavia

La cura degli orfani

Essendo tanto sviluppate alla nascita le piccole cavie orfane hanno possibilità di sopravvivenza migliori di altri roditori. Iniziano a mangiare cibo solido già al secondo giorno di vita, e si sa che cavie rimaste orfane al terzo giorno sono sopravvissute senza nessun aiuto. Tuttavia le possibilità di sopravvivenza sono migliori se i piccoli ricevono del latte durante la prima settimana. Se è disponibile una cavia balia, è possibile che essa accetti facilmente piccoli non suoi. E’ in ogni caso utile tenere i piccoli con una cavia adulta perché imparino a mangiare copiando le sue abitudini.

Il latte di cavia contiene circa il 4% di grasso, l’8% di proteine e il 3% di lattosio. Come rimpiazzo si può utilizzare del latte di vacca o dei sostituti del latte per cuccioli. E’ opportuno somministrare tali sostanze solo per un breve periodo, perché le piccole cavie allevate con latte diverso da quello naturale tendono a sviluppare la cataratta (una lesione agli occhi). Si deve somministrare una piccola quantità di latte (1-1,5 ml) ogni 1-2 ore; durante la notte non è necessario dare il latte. Il latte non deve essere forzato nella bocca della piccola cavia in quanto può essere inalato e causare una polmonite.

A cura di Igor Pelizzone
Medico Veterinario esperto in Animali esotici da compagnia

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